ROMA, 10 OTT – Sono state ottenute piante superproduttrici di biocarburanti grazie a un gene del mais. Il risultato, descritto sulla rivista dell'Accademia delle Scienze Americane (Pnas), si deve a un gruppo coordinato da George Chuck della universita' della California a Berkeley.
I ricercatori hanno condotto un esperimento nel quale hanno trasferito il gene del mais Corngrass1 (Cg1) in una varieta' di piante che include il panico verga, comunemente usata per produrre biocarburanti. In questo modo le foglie delle piante che esprimono il gene Cg1 diventato strutturalmente e biochimicamente simili alle foglie delle piante giovani, rendendo piu' facile la scomposizione degli zuccheri semplici, come il glucosio, utilizzato per produrre biocarburanti. Queste piante biotech producono piu' rami e conservano il 250% in piu' di amido rispetto alle stesse piante del panico verga prive del gene del mais, aumentando cosi' la quantita' di glucosio che puo' essere estratto per la produzione di biocarburanti. I ricercatori sono stati anche in grado di estrarre il glucosio dall'amido, senza la necessita' di sottoporre la pianta a pre-trattamenti costosi.
Il gene Cg1, spiegano i ricercatori, inibisce completamente anche la fioritura del panico verga. Con il vantaggio che le risorse che la pianta avrebbe altrimenti utilizzato per produrre fiori e semi sono utilizzati per produrre piu' amido. La mancanza di semi o polline, sottolineano gli autori, impedisce anche che queste piante si incrocino accidentalmente con le popolazioni vegetali autoctone, limitando cosi' che il gene venga trasferito in modo incontrollato ad altre specie.