Licata (Agrigento): i due anziani sgozzati per rapina

I carabinieri hanno liberato la ventottenne

E’ la rapina il movente che ha portato i killer ad uccidere i due anziani coniugi di Licata sgozzati mercoledì 20 ottobre nella loro abitazione. La cassaforte, infatti, è  stata completamente svuotata.

Nella cassetta di sicurezza, sistemata nella stanza da letto della palazzina di via Marotta, erano custoditi – secondo quanto ricostruito dagli inquirenti – tutti gli oggetti in oro della famiglia e del denaro. Antonino Timoneri, 82 anni, e Rita Di Miceli, 81 anni, entrambi pensionati, avrebbero avuto diversi risparmi e numerosi gioielli.

Secondo una delle ipotesi investigative, chi ha agito probabilmente sapeva che i due anziani prima di andare a depositare i soldi in banca erano soliti custodirli nella cassaforte di casa. I rapinatori hanno cercato la chiave della cassetta. Lo dimostrerebbe il fatto che gli interni dei mobili della cucina e quelli della stanza da letto sono stati rovistati.

La chiave era per nel mazzo che la donna portava addosso anche quando rimaneva a casa. I banditi potrebbero avere ucciso, forse prima il marito e poi la donna, proprio per farsela consegnare. Rita Di Miceli, 81 anni, originaria di Amatrice, in provincia di Rieti, avrebbe anche tentato di scappare.

Il suo corpo è stato infatti trovato alla fine delle scale, davanti la porta di ingresso. Il cadavere del marito, ex dipendente comunale ed ex sindacalista, era invece al primo piano dello stabile, davanti la cucina.

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Emiliano Condò