“Quartiere degradato? Abbattiamolo!” Dopo Alemanno anche la Moratti tentata dalla “ruspo-mania”

Letizia Moratti

Radere al suolo e ricominciare da capo. Sembra questo il progetto che unisce Gianni Alemanno e Letizia Moratti, i sindaci delle due principali città italiane. Ha cominciato qualche giorno fa il primo cittadino di Roma con l’annuncio dell’intenzione di abbattere una vasta porzione del quartiere romano di Tor Bella Monaca.

Passa qualche giorno, e, seppure con toni molto più sfumati, la suggestione “demolizionista” sfiora anche Milano. Il quartiere chiamato in causa è quello Giambellino Lorenteggio, nella periferia sud ovest. Si tratta di un’area piena di palazzoni in degrado: vecchia edilizia popolare fatiscente e qualche problema di troppo con la micro criminalità. La Moratti, sulle demolizioni,  prima apre (“Ci sono situazioni che potrebbero richiedere interventi di questo tipo, le stiamo esaminando con gli assessori competenti”), poi smentisce: “Non c’e’ alcun progetto allo studio che prevede una simile eventualità”.

Il sasso, però, è lanciato e il nascondere la mano sembra una strategia per evitare le proteste dei residenti. Che ci sia voglia di ruspe anche a Milano lo conferma anche l’assessore allo Sviluppo del territorio, Carlo Masseroli secondo cui “la provocazione di Alemanno è interessante, chi abita a Milano deve poterlo fare in ambiti che assicurino la dignità del vivere. Per ora stiamo mettendo le basi per dei progetti di demolizione e ricostruzione in aree pubbliche”.

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Emiliano Condò