Il senatore Nicola Di Girolamo sarà ascoltato dalla Procura di Roma nell’ambito dell’inchiesta sui presunti fondi neri di Finmeccanica all’estero: i magistrati che stanno conducendo l’inchiesta ipotizzano che l’ex senatore del Pdl fosse il “collettore” tra l’imprenditore Mokbel e Finmeccanica.
Gli inquirenti sarebbero arrivati all’ex senatore (dimessosi dopo il coinvolgmento nello scandalo Fastweb-Telecom Sparkle) grazie ad un’intercettazione del 2008 in cui Di Girolamo spiega agli altri che «questa holding consentirà a tutti di fare un salto di qualità, è ineccepibile, tecnicamente perfetta, è lo strumento più asettico e qualificato per sedersi a qualsiasi tavolo. Attraverso quest’operazione di Finmeccanica, che è il fiore all’occhiello che potremmo rivenderci domani mattina, che solo con una holding del genere potevi entrare in Finmeccanica, anzi addirittura Finmeccanica ha chiesto una partecipazione attraverso un fondo lussemburghese».
Di Girolamo sarà interrogato come persona informata sui fatti. Secondo l’ipotesi dei giudici romani, quella telefonata si riferisce ad un investimento effettuato dal gruppo di Mokbel: nel 2007 il gruppo portò avanti un’operazione che gli permise di diventare azionista di maggioranza della Dignit. Mokbel e i suoi avevano acquisito il 51% dalla società lussemburghese Financial Lincoln, mentre l’altro 49% era di Finmeccanica.
Nelle intenzioni dell’organizzazione che faceva riferimento a Mokbel, quella quota maggioritaria sarebbe stata rivenduta a Finmeccanica ad un prezzo di circa 550 milioni.
Oltre a Mokbel e agli altri due indagati “formali” dell’inchiesta, nell’intercettazione spuntano anche i nomi del commercialista Vincenzo Sanguigni e di Lorenzo Cola, uomo considerato molto vicino al presidente di Finmeccanica Pierfrancesco Guarguaglini.
Intanto proprio Guarguaglini ha smentito di aver mai posseduto conti all’estero: “Posso assicurare che né io né nessuna persona della mia famiglia ha mai avuto conti all’estero”. E Finmeccanica, ha aggiunto, “non è coinvolta nella costituzione di alcun fondo nero”.