Frammento di cometa esplode vicino alla costa adriatica: segnalazioni da tutta Italia (Foto d'archivio Ansa)
Un frammento di cometa è esploso a 38 chilometri di altezza sulla costa adriatica, sulla zona di Civitanova Marche. La cometa ha generato una brillante meteora.
Molti gli avvistamenti dal Veneto, al Lazio fino alla Basilicata. La sua traiettoria è stata ricostruita dal programma Prisma, la rete italiana di camere per l’osservazione di meteore brillanti. Al quale partecipano ricercatori dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e di molte università, astrofili e Osservatori Astronomici e Meteorologici regionali e locali.
Sul sito di Prisma sono arrivate oltre 40 testimonianze da Veneto, Emilia-Romagna, Marche, Lazio, Toscana, Campania e Basilicata, mentre due stazioni di Prisma, di Caserta e di Civitanova Marche, hanno ripreso in diretta la luminosa meteora il 6 novembre scorso alle ore 17:46. Il bolide era bianco nelle fasi iniziali ed è virato al colore arancione durante la disintegrazione finale.
Le informazioni raccolte dalle telecamere di Prisma indicano che non vi sono frammenti sopravvissuti all’impatto con l’atmosfera. I dati hanno permesso inoltre di ricostruire sia la traiettoria che l’orbita originale dell’oggetto celeste, mostrando che l’orbita è compatibile con quella di una cometa.
L’origine cometaria è inoltre compatibile anche con la fragilità dell’oggetto: pur essendo entrato in atmosfera a velocità moderata, non è sopravvissuto alla caduta. Secondo i dati di Prisma il bolide ha seguito una traiettoria da Sud-Est verso Nord-Ovest, inclinata di circa 41 gradi rispetto alla superficie terrestre, muovendosi dal mare Adriatico verso la costa marchigiana.
Le telecamere di Prisma hanno iniziato a riprendere l’evento quando il bolide era a 69 chilometri di quota. L’ingresso in atmosfera è avvenuto con una velocità di 16,5 chilometri al secondo e, dopo avere percorso circa 47 chilometri in poco più di 4 secondi, si è estinto a 38 chilometri d’altezza, nell’area di Civitanova Marche, quando si muoveva a 8 chilometri al secondo. Il rallentamento di velocità registrato dalle telecamere, spiegano gli esperti di Prisma, è dovuto alla ‘frenata’ causata dall’attrito con l’atmosfera. (Fonte Ansa)