Gela (Caltanissetta): moglie, amante e un panetto di burro. Delitto “quasi” perfetto

GELA – La moglie ed il suo compagno avrebbero ucciso il marito della donna, soffocandolo verosimilmente con un panetto di burro o margarina, comunque con una sostanza alimentare lattiginosa e oleosa. Secondo loro, è l’opinione dell’accusa,  il grasso, sciogliendosi in gola, non avrebbe lasciato tracce e non avrebbe fatto scoprire l’omicidio.

Sarebbe stato così svelato il giallo dell’uccisione, il 2 febbraio scorso a Gela (Cl), di Calogero Lo Coco, quarant’anni, di Campobello di Licata (Ag), che non sarebbe stato quindi strangolato, ma legato e soffocato con un pezzo di burro, infilatogli in gola dall’ex moglie e dal suo convivente.

La verità sarebbe emersa dall’autopsia eseguita dal medico legale, nell’obitorio del cimitero ‘Farello’ di Gela. Per la morte di Lo Coco sono indagati l’ex moglie, Rosaria Nicosia ed il proprio convivente, Gaetano Biundo, entrambi di 38 anni, che dopo il delitto erano stati posti agli arresti domiciliari con l’accusa di omicidio. Loro, però, si dicono innocenti.

La sera di mercoledì i due amanti avrebbero avuto un violento alterco con Lo Coco, che, ubriaco, era andato a trovarli nella casa in cui abitano, in via degli Ibiscus, nella zona balneare di ‘Manfria’, a 6 km da Gela. Ai magistrati, ed ai carabinieri (che la donna, durante la lite, chiamò telefonando al ‘112’), i due indagati hanno raccontato di essersi difesi dall’aggressione e di aver tentato di legare Lo Coco, con un filo elettrico, per renderlo inoffensivo.

All’improvviso, però, l’ex marito della Nicosia, di corporatura assai robusta, si sarebbe accasciato a terra per un malore che ne avrebbe causato poi la morte. Il medico legale ha trovato nell’esofago e nella trachea del cadavere un liquido giallastro, denso e oleoso, che poteva effettivamente apparire come probabile causa naturale del suo soffocamento. Ma, ad un più  accurato controllo del contenuto nello stomaco della vittima, non è stata trovata traccia di quella stessa sostanza.

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Emiliano Condò