ROMA – Basterà guardare per qualche secondo lo schermo del proprio smartphone ed al resto penserà lui: riconoscerà il proprietario e gli schiuderà le porte di informazioni personali e affini. L’ultima invenzione, quella del “riconoscimento facciale”, per ora è poco più di un’indiscrezione.
Rimbalza di blog in blog ma dietro c’è una fonte attendibile: Hartmut Neven, direttore dell’area dei software di riconoscimento proprio per Google. Perché il “riconoscimento facciale” altro non è che un altro capitolo di una guerra tutta tecnologica, quella ingaggiata dal colosso dei motori di ricerca con la Apple per il mercato degli smarthpone.
Per ora, infatti, il dominio della società di Steve Jobs nel campo del “riconoscimento facciale” è incontrastato. Ma non si sa mai. Certo, da Google tendono a spegnere gli entusiasmi. Infatti, spiega il Sole 24 Ore, gran parte dell’intervista rilasciata da Neven alla Cnn è stata bollata come falsa dalla società e contemporaneamente è arrivata la smentita di un imminente rilascio di un nuovo sistema basato sul “riconoscimento facciale”.
I dubbi in ogni caso rimangono. Il lancio non sarà imminente ma che Google ci stia lavorando è praticamente certo. Resta da capire se questa app sarà dedicata solo agli Smartphone Android o sarà utilizzabile anche da chi si serve della piattaforma Apple.