I fan di tutta Italia si erano mobilitati da tempo per l’unica data italiana dei Pearl Jam, un ritorno dopo tanto tempo, dopo la delusione del 2007, con il concerto annullato da una tromba d’aria. Così al Parco San Giuliano di Mestre, per il concerto di chiusura dell’Heineken Jammin’ Festival, sono arrivati in più di 40 mila.
Eddie Vedder, Mike McCready, Stone Gossard , Matt Cameron e Jeff Ament non potevano tradire i fan e hanno dato veramente tutto sul palco. “Volevamo tornare qui da tanto tempo, siamo qui per due ragioni abbiamo tante canzoni da suonare e il mio italiano fa schifo” ha detto in italiano Vedder che si è sposato a Roma e qui ha molti amici, tra cui quelli cui ha dedicato “Little Fast Car”.
“Given to Fly”, “Small Town”, “Even Flow”, “Unthought Known”, “State of Love”, “Jeremy”, “Black”, “Alive” sono alcuni dei capitoli di un concerto lungo e appassionato, vissuto lungo il filo ininterrotto di quell’indefinibile ma concretissima vibrazione di energia che tiene legati il pubblico alle rock star sul palco.
I Pearl Jam sono la storia del rock degli anni ’90, un simbolo di una magica stagione di Seattle e anche un modello di coerenza e di scelte ideologiche, politiche e anche di business (anzi di anti business). Eddie Vedder è uno di quei personaggi che ha “l’aura”, un leader nato, per il pubblico di stasera molto di più di un cantante dalla voce magnetica che scrive tutti i testi del gruppo.
Tra le consuete bevute dalla bottiglia di vino rosso,(grazie alle quali su “Alive”, a concerto quasi finito, si è perso) è lui a guidare lo show con il funambolico Mike McCready a sventagliare il palco di schitarrate, mentre Stone Gossard, Jeff Ament e Matt Cameron sono il mobilissimo e solidissimo centrocampo ritmico.
Quasi a ricambiare il favore della serata, Ben Harper ha restituito la visita presentandosi prima in veste di chitarrista in “Red Mosquito” poi per il grande omaggio finale a Neil Young, con cui ai tempi di “Mirrorball” I Pearl Jam hanno fatto un memorabile tour, per suonare “Rockin’ in the Free World”, un brano che ogni volta scatena la sua carica di feroce denuncia del degrado del mondo. Immaginiamo di vedere il grande vecchio che se la guarderà sorridendo su Youtube.