L’autore del brano “Meno male che Silvio c’è” chiede i danni alla Guzzanti e alla Bbc per uso indebito

Andrea Vantini, il cantautore veronese che ha composto il brano “Meno male che Silvio c’è”, diventato poi inno del Pdl, ha intentato un’azione legale nei confronti di Sabina Guzzanti, per il film “Draquila”, ma anche della Bbc, che ha trasmesso il documentario “The Berlusconi Show”, e di Erik Gandini, autore della pellicola “Videocracy”.

L’inno, secondo il suo autore, non deve essere usato in contesti diversi da quelli celebrativi. “Voglio chiedere i danni morali – spiega a Repubblica.it lo stesso Vantini – Ho informato il premier, che si è detto d’accordo con l’azione legale”. Nella causa si chiede anche la “distruzione di tutti i master o esemplari” dei film “incriminati”.

La notizia è stata data dalla stessa Guzzanti che, sul suo blog, racconta sarcastica di aver ricevuto “la querela più bella della sua collezione”. L’autore del brano avrebbe spiegato, in una missiva firmata dal suo avvocato, che l’inno A Silvio, “è stato da lui creato per celebrare oltre che l’uomo, il politico Silvio Berlusconi”, ed “è l’espressione degli ideali e della personalità dell’autore che attraverso la sua capacità creativa hanno trovato in essa la sua piena estrinsecazione”.

A Vantini non è andata giù una scena del film Draquila, in cui alcune comparse, inquadrate tra un cumulo di macerie de l’Aquila, intonano la sua creazione. “Siffatto uso travisa e distorce la corretta fruizione e percezione del contributo creativo del suo autore” riporta la Guzzanti sul blog. Da qui la decisione dell’autore di “agire in giudizio per ottenere il risarcimento dei danni subiti e subendi”. Al contempo, si chiede anche la distruzione di “tutti i master o esemplari”.

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Alessandro Avico