Ricordate la storia del malese K Kumaran? I ladri non solo gli avevano portato via la sua Mercedes classe S con lettore d’impronte ma per farla partire gli avevano tagliato l’indice con un machete, che era stato quindi usato come una chiave fatta di carne e sangue.
Tranquilli, non basta staccare il dito. Apple ha pensato anche a questo:
Il lettore di impronte digitali Touch ID non è come i comuni sensori biometrici ottici, e non si limita a fotografare il dito ma si avvale di un sensore a radiofrequenze per rilevare gli strati subepidermici della pelle e l’energia elettrostatica che li attraversa. Solo se il dito è ancora vivo fa avviare lo sblocco del cellulare, altrimenti niente da fare.