Show fascio-leghista a Lampedusa, arrivano Marine Le Pen e Mario Borghezio

Mario Borghezio

LAMPEDUSA (AGRIGENTO) –  Si sono trovati insieme a Lampedusa Marine Le Pen,  leader dell’estrema destra francese  e il guerriero della Lega Mario Borghezio. Motivazione ufficiale per “parlare dei problemi dei flussi migratori di clandestini”, un modo carino forse per dire rimandiamoli tutti a mare. Sono arrivati in pompa magna i due politici, con annuncio del Front National, sottolineando che la figlia del fondatore del movimento di estrema destra “sarà ricevuta dal sindaco” dell’isola Bernardino De Rubeis.

Pochi giorni fa la Le Pen in un’intervista aveva detto: “Credo sia mio dovere farmi un’idea di ciò che sta accadendo, solo per avere una visione molto responsabile di questa problematica”.  Il leghista Borghezio ha programmato la sua visita al centro di permanenza temporanea Imbriacola, dove al momento sono ancora ospitati circa mille immigrati tunisini: da solo, con il suo fazzoletto verde sì, ma senza l’appoggio dei “pezzi grossi” del partito.

Intanto i giovani di Lampedusa hanno deciso di protestare e in cento circa hanno simbolicamente occupato la spiaggia della Guitgia: “Siamo lontani dal modo di vedere le cose di Borghezio e Le Pen”, hanno scritto in un volantino. Una cinquantina di militanti dell’associazione Ascausa e di Legambiente hanno organizzato un sit-in davanti l’aeroporto di Lampedusa.

Gli striscioni parlano da soli: ”Non sei benvenuta madame Le Pen”, ”Madame Le Pen degagez avec Borghezio”, ”Liberte’-Egalite’-Fraternite’ aussi paour les sans-papiers”, ”Il mondo e’ a colori – fatevene una ragione”.

“Allo stesso tempo – continua la nota – non vogliamo essere coinvolti in inutili polemiche politiche di personaggi che intendono farsi pubblicità o propaganda di partito sulle nostre spalle. Lampedusa è terra di accoglienza e solidarietà. Ripudiamo il razzismo e la xenofobia in tutte le sue forme ed espressioni”. Il portavoce del comitato giovanile di Lampedusa, Tommaso Sarma, ha spiegato ancora: “Vorremmo concentrarci di più su quello che riguarda l’isola e noi stessi. Partiamo dall’emergenza che ha a che fare con queste povere persone, ma siamo sorpresi di tutta questa attenzione. Ricordiamo che da Lampedusa passa solo il 10% del flusso migratorio diretto a nord”.

Il portavoce dei ragazzi dice: “E’ un risultato importante perché non c’è mai stata una mobilitazione di questo genere. Da qui vorremmo partire per preparare una piattaforma di azioni concrete per migliorare la vita sull’isola”.

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