L’Aquila: il terremoto raccontato dalle donne

“Faccio un appello ai giornalisti, che lavorano sulla parola: non usate il termine ricostruzione. A L’Aquila la ricostruzione non è mai iniziata”: così l’ingegnere Adriano La Barba, aquilano che ha lavorato alla ricostruzione post terremoto del Friuli, descrive la situazione del capoluogo abruzzese a oltre 14 mesi dal sisma. Lo ha detto nella sala della Stampa Estera a Roma, alla presentazione in anteprima del numero 81 della rivista Leggendaria, fascicolo monografico dedicato all’Aquila e alle sue donne.

Con la direttora Anna Maria Crispino e le curatrici Luciana Di Mauro e Nadia Tarantini, erano presenti alcune delle autrici del numero: Cristiana Alfonsetti, Nicoletta Bardi, Luisa Nardecchia. “L’Aquila – ha detto Luisa Nardecchia, vice preside di una scuola riaperta dieci giorni dopo il terremoto – è la sesta città d’arte in Italia, è patrimonio dell’umanità, e ora sta crollando”: prendersene cura è un dovere per noi e per tutto il mondo”.

In questi giorni L’Aquila è tornata a riempire titoli e a risuonare in dibattiti televisivi. Il sindaco della città, Massimo Cialente, ha sentito l’urgenza di ricordarci che L’Aquila resta una città “devastata”; e che agli impegni di spesa pur importanti del governo non corrispondono le disponibilità di cassa. Le aquilane e gli aquilani chiedono di sapere quando il denaro arriverà davvero e quale sarà la tempistica degli interventi. Cristiana Alfonsetti, attrice, con “Artisti aquilani” ha contribuito a creare La Piazza, luogo fisico e progettuale di 16 associazioni: “tenere vivo qualcosa del passato – dice – per guardare al futuro e re-inventarsi”.

Una necessità urgente, L’Aquila altrimenti rischia di spopolarsi. “Essere orfani di una città è cosa difficile da comunicare. Siamo orfani di ogni bellezza, noi che siamo cresciuti con la bellezza abbiamo la nostalgia ed è qualcosa. Mi preoccupo per i giovani: se non si comincia a ricostruire, i giovani andranno via.”, dice Nicoletta Bardi, fotografa di “Terre-Mutate”. “Il bisogno di restare era più forte di ogni altra cosa”, ha raccontato Luisa Nardecchia, ricordando le sue difficili convivenze post terremoto, dagli alberghi alle tendopoli alla “casetta di Bertolaso”: “Ringrazio di averla avuta, noi aquilani non siamo ingrati, ma non ci potrò resistere a lungo, saranno bellissime invece come case per gli studenti.”

“Le donne all’Aquila si sono chieste come si fa a rimettere in moto la vita, a ritessere la socialità”, ha detto Anna Maria Crispino. Contro il rischio dell’appiattimento nella posizione di “vittime” o “popolazione colpita dal terremoto”. Rispetto all’invito del sindaco Massimo Cialente ai giornalisti, di andare a vedere e raccontare quello che vedono, è quanto Leggendaria, con i mezzi di una rivista culturale totalmente autofinanziata, ha fatto: andare a guardare l’Aquila com’è. E le donne aquilane, durante l’incontro di Roma, hanno detto chiaro e forte che non ci stanno a mettersi sugli spalti di una partita: curva Nord contro curva Sud, pur senza rinunciare ciascuna alle proprie idee in tutti campi, compresa la politica.

Durante l’incontro con l’Associazione della Stampa Estera in Italia, infine, è stata fornita una documentazione ufficiale sullo stato delle “adozioni” dei monumenti: ne sono stati presi in cura solo 12, sull’elenco di 45 gravemente danneggiati, stilato dai Beni Culturali, più cinue al di fuori della lista. Rispetto alle promesse di un anno fa, ai tempi del G8, soltanto il governo tedesco, francese, russo e kazako hanno mantenuto l’impegno preso. Il governo spagnolo, pur confermando il proprio intento, non è stato ancora in grado di quantificare il contributo per il restauro del Castello secentesco. Per gli altri monumenti “adottati”, il merito va a Regioni italiane, come il Veneto; e a Fondazioni bancarie, come Carispaq e Fondazione Pescarabruzzo; o istituzioni come la Camera dei Deputati e il Ministero per i Beni Culturali e Ambientali.

I PROSSIMI APPUNTAMENTI di Terre-mutate

24 giugno, ore 11,30, L’Aquila, Accademia Belle Arti

CONFERENZA STAMPA

ore 18, L’Aquila, Tendone di Piazza Duomo

PRESENTAZIONE

25 giugno, ore 12, Pescara, Fondazione Pescarabruzzo

(Corso Umberto I, 83)

CONFERENZA STAMPA

ore 18, Pescara, Fondazione Pescarabruzzo

PRESENTAZIONE

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luiss_vcontursi