Lavoro minorile in Apple: 91 bambini nel 2010

LONDRA – Un rapporto della Apple ha rivelato che nel 2010 i funzionari dell’azienda informatica statunitense hanno trovato ben 91 bambini impiegati illegalmente nelle loro fabbriche, nove volte in più rispetto all’anno precedente.

Inoltre 137 dei suoi dipendenti hanno presentato sintomi da avvelenamento da n-esano, un potente solvente che può provocare gravi neuropatie se maneggiato senza cautele. Apple fino ad ora si era rifiutata di confermare che vi fossero stati casi di intossicazione. Dal rapporto – i cui dettagli oggi sono stati pubblicati dal Guardian – emerge inoltre che soltanto meno di un terzo delle fabbriche cinesi dove vengono realizzati i prodotti Apple rispettano il codice dell’azienda sugli orari di lavoro che, nell’arco di una settimana, impone ai lavoratori un massimo di 60 ore di lavoro e almeno un giorno di riposo.

Per quanto riguarda il lavoro minorile, l’azienda di Cupertino ha dichiarato di aver introdotto controlli più severi dopo essersi accorta che in molti casi le età dei ragazzi venivano falsificate: una scuola che aveva organizzato l’impiego di alcuni giovani è stata denunciata alle autorità per aver fornito loro documenti falsi, mentre un appaltatore dell’azienda ha perso il suo contratto dopo che nella sua fabbrica sono stati scoperti a lavorare 42 bambini.

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luiss_smorgana