”Sono contento di non rispondere ai canoni estetici del signor Lele Mora e di continuare a piacere a mia moglie. Va bene cosi”’. E’ la battuta caustica che il sindaco di Cortina Andrea Franceschi riserva al talent scout veronese, risentito per essersi definito persona non gradita nella cittadina ampezzana.
Nel ritenersi ”orgoglioso di ricevere la querela da parte di Mora e di ritenerla un motivo di vanto”, Franceschi si dice dispiaciuto che si sia detto che come primo cittadino cortinese non ha nulla da fare. ”I sindaci sono in prima linea tutti i giorni – puntualizza – e le cose da fare sono tantissime. Certo nel mio caso significa giustamente fare i parcheggi ma anche puntare ad un turismo di qualità, raffinato”.
”Se il signor Mora vedesse una giornata tipo di un sindaco – rincara Franceschi – altro che quella del mondo dello spettacolo…”. Franceschi non ci sta neppure a veder spiegato l’ostracismo a Mora come un attacco al premier Silvio Berlusconi.
”Rimando questa accusa al mittente perché se c’è una cosa buona di questa legge elettorale è che si sa a chi si dà la preferenza come premier – chiarisce – e io sono stato uno di quelli che nel 2008 ha votato Silvio Berlusconi e si augura che il 14 dicembre abbia la fiducia e non vi siano pastrocchi elettorali”.
Per il sindaco ampezzano, dunque, ”non è un attacco di tipo politico ma ad un certo mondo, ad un certo modo di fare le vacanze che Cortina non vuole più vedere”.
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