Se prima gli scienziati pensavano che i nostri antenati avessero imparato a parlare solo riuscendo a sfruttare le corde vocali, adesso hanno capito che il linguaggio non verbale ha fatto da trampolino di lancio all’uso della lingua e a quello verbale.
La parola, dunque, si è costruita anche con le mani secondo l’idea dello studioso Michael Corballis dell’Università di Auckland.
I gesti comunicativi inizialmente si sono diffusi attraverso l’imitazione, si sono evoluti e sono diventati dei suoni reali negli ominidi per assumere delle forme grammaticali più complesse.
Così dunque, osservando le scimmie per esempio siamo in grado di ricostruire alcune tappe di questo percorso evolutivo in cui le parole che esprimiamo oggi non sono altro che il risultato di gesti meno complessi fatti dai nostri antenati anni e anni or sono.