”Datemi 120.000 euro o faccio esplodere il mio palazzo”: sarebbe questo il contenuto della lettera anonima giunta al sindaco di Firenze, Matteo Renzi, che nei giorni scorsi ha fatto scattare la perquisizione in un’abitazione fiorentina.
La procura di Firenze ha aperto un’inchiesta, condotta da digos e polizia municipale: l’accusa è tentata estorsione. L’abitazione dell’indagato, che occupa un alloggio popolare, è stata perquisita nei giorni scorsi. Gli investigatori hanno sequestrato un computer e del materiale ritenuto attinente alla minaccia contenuta nella missiva.
Nei giorni scorsi il Movimento lotta per la casa ha criticato le modalitàdella perquisizione, parlando di ”persecuzione nei confronti degli occupanti”. La questura precisa che ”èstata fatta con tutti i crismi, alla presenza di personale della digos e della polizia municipale. La persona non ha subito alcuna violenza ed è stata trattenuta in ufficio soltanto il tempo strettamente necessario. Ci risulta inoltre che, benché sotto sfratto, sia rientrata nel suo alloggio”.
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