ASCOLI – Melania Rea sarebbe stata sorpresa con una tecnica nota ai soldati, il cosiddetto “assalto della sentinella”. Stando a quando ricostruisce Nino Cirillo sul Messaggero la giovane mamma di 29 anni trovata cadavere in un bosco del Teramano è stata prima bloccata, poi qualcuno le ha messo una mano sulla bocca, tenendole la testa: a quel punto è partita la prima coltellata, la più violenta, anche se non quella mortale, quella alla gola.
I militari lo chiamano assalto della sentinella, è una tecnica da caserma per rendere innocuo e fermare un’eventuale guardia. Un mese fa si era già parlato di segnali militari nell’omicidio: Melania aveva i pantaloni abbassati fino a giù, una tecnica per non fare scappare il nemico. Intanto il marito Salvatore Parolisi è indagato: è stato lui a uccidere la moglie o qualcuno voleva togliersela di torno?
Melania aveva scoperto i tradimento del marito, aveva cercato di risolvere e forse, disperata, avrebbe anche chiamato l’amante di Salvatore. L’avrebbe così minacciata di spifferare tutto in caserma, di alzare un polverone tra i soldati, di mettere a repentaglio la loro carriera.