VENEZI – E’ una primavera anticipata quella scoppiata in questi giorni su Dolomiti e Prealpi Venete, con massime di 15-16 gradi e minime in quota di 8,5 gradi sopra la media di febbraio.
E’ l’effetto della forte inversione termica (è più caldo sui rilievi piuttosto che in pianura) dovuta all’anticiclone che da oltre una settimana si è piazzato sull’Italia, provocando nebbie e gelate al mattino sulla pianura e cieli con sole splendente in montagna, con conseguente rialzo dei termometri. Ieri le massime hanno raggiunto livelli primaverili – spiega l’Arpav del Veneto -, tipiche della seconda metà del mese di aprile o addirittura di inizio maggio: Cortina ha registrato +15 gradi, Asiago 17, Domegge 17, Valle di Cadore 18.
A fondovalle le minime sono rimaste ovunque sotto lo zero, -7 Santo Stefano di Cadore, -6 Asiago, cioè valori in linea con la media del periodo o leggermente al di sopra. Ma è stato in quota che la colonnina di mercurio è schizzata in su. Stamane in Valvisdende (Belluno) la minima registrata ai 1940 metri di Malga Campobon era di 6 gradi sopra lo zero, mentre nel fondo della stessa valle , a Cimacanale, il termometro segnava -9. Per tornare alla normalità dell’inverno, secondo i principali modelli meteorologici, bisognera’ attendere almeno il fine settimana, quando all’ ‘invecchiamento’ della struttura anticiclonica si sommera’ un cambiamento circolatorio, ed un nucleo di aria fredda dalla Russia comincera’ a puntare l’Europa occidentale.