Ma che cos’è di preciso il metodo Stamina?
Il metodo Stamina, messo a punto dal presidente della Stamina Foundation Davide Vannoni, si basa sulle cellule staminali del midollo osseo, chiamate mesenchimali, note per la loro capacità di dare origine ai tessuti di ossa, pelle e cartilagine. Secondo la Fondazione Stamina, sarebbe possibile trasformare queste stesse cellule anche in neuroni, utilizzando una sostanza nota per la funzione che svolge nello sviluppo delle cellule, come l’acido retinoico, e diluendola nell’etanolo.
La tecnica consisterebbe quindi nell’estrarre le cellule staminali mesenchimali dal midollo osseo dei pazienti, nel tenerle in coltura nell’acido retinoico diluito per farle differenziare in cellule nervose e quindi nel reinfonderle nello stesso paziente. La Fondazione Stamina ritiene che la tecnica sia efficace per curare malattie neurodegenerative, come l’atrofia muscolare spinale (Sma). Quest’ultima e’ diventata famosa come la ”malattia di Celeste”, dal nome della bambina di due anni i cui genitori hanno presentato nell’agosto 2012 un ricorso perche’ potesse riprendere la terapia sperimentale cui era stata sottoposta presso gli Spedali Civili di Brescia.