Milano: la malavita del Corvetto contro lo Stato, vigile accerchiato e picchiato per liberare un arrestato

Un pestaggio a sangue in piena notte. Un vigile che nota il fatto e comincia a correre dietro ad uno dei picchiatori. Lo prende, lo sbatte a terra, sta per mettergli le manette ma dal nulla, dal buio della strada, poco prima deserta, escono fuori una ventina di persone che lo insultano e lo minacciano. “Che cazzo fai sbirro, lo devi mollare”. “Te la facciamo pagare, così capisci chi comanda”. I ragazzotti afferrano il vigile e lo sbattono contro una macchina. Lui si ritrova solo e preso a calci. Deve allontanarsi. Intanto l’arrestato è stato “liberato” dalla banda del Corvetto, estrema periferia Sudest di Milano, il quartiere dove il Comune sta sperimentando l’ordinanza “coprifuoco” per bar, kebab e locali notturni. Erano passate da poco le dieci di sabato sera.

I ragazzi del Corvetto sono abituati a comandare nel loro quartiere. Sono una specie di banda che cerca di mettere le mani su tutti traffici sporchi del quartiere. Picchiano al primo sguardo e provano a dettar legge sia sugli spacciatori sia sullo Stato che cerca di far rispettare le regole.

Non è la prima volta, c’è un precedente che risale al 2 maggio del 2006. I ragazzi del Corvetto si rivoltarono in pieno giorno contro i vigili che controllavano macchine e motorini in piazzale Gabriele Rosa, il centro del quartiere. Sputi, insulti, bottigliate. Feroci e forsennati, assaltarono il comando della polizia locale. Fu un pomeriggio di guerriglia. E c’è un filo che, a quattro anni di distanza, lo collega con l’aggressione al vigile dell’altra sera. Per l’assalto del 2006 furono identificati 14 ragazzi. Arrivò la richiesta d’arresto, ma il giudice la respinse perché tutti gli accusati avrebbero comunque beneficiato dell’indulto. Ecco, tra quei 14 ragazzi c’era proprio quello che l’altra sera picchiava in piazzale Gabriele Rosa e che poi, fermato, è sfuggito all’arresto grazie all’arrivo degli altri della banda, in via dei Panigarola.

“L’episodio dimostra la criticità di certe aree – spiega il vice sindaco, Riccardo De Corato – sulle quali il Comune ha imposto le ordinanze per gli orari di apertura e chiusura dei locali”. Almeno tre degli aggressori dell’altra sera sono stati identificati. Nomi che ricorrono negli archivi giudiziari. “Il Corvetto – aggiunge De Corato – è stato oggetto di ispezioni costanti da parte della polizia locale già prima dell’entrata in vigore dei nuovi provvedimenti. Nei tre mesi precedenti, i vigili hanno controllato 429 persone e 243 macchine e motorini, denunciando 11 persone per vari reati”.

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Alessandro Avico