Davanti a Maria Vergine non c’è Miss che tenga neppure se chiamata a sfilare in verde nella ‘padanissima’ San Donà di Piave. La selezione di Miss Padania prevista durante la Fiera del Rosario del paesino in provincia di Venezia non si farà e la cancellazione dell’evento riporta la pace tra Lega e Pdl che rischiavano il ‘divorzio’ proprio a causa delle bellezze in passerella.
L’incidente, quindi, è archiviato e la Madonna del Colera avrà “l’esclusiva” in una festa che, per tradizione, è religiosa ma che, come tante altre fiere nel nostro Paese, non disdegna l’inserimento di elementi “profani”. Sembra un’inezia ma sulla questione Miss o Maria Vergine a San Donà di Piave si era arrivati a un passo dalla crisi con tanto di assessore, l’ex An Oliviero Leo, pronto a rimettere il mandato per difendere la sacralità della festa.
Nel paese governano insieme Pdl e Lega; dal primo al quattro ottobre c’è da organizzare la festa e i leghisti propongono l’inserimento di una selezione per il loro concorso di bellezza. Al Pdl la cosa non piace: le miss “scosciate” potrebbero disturbare i devoti della Madonna. Che fare? All’inizio nessuno sembra disposto a fare un passo indietro e si rischia la crisi politica per il più futile motivo della storia. Anche perché a San Donà di Piave prendono la cosa molto sul serio e il caso della Vergine contro le Miss: i Pdl, Leo intesta, gridano alla blasfemia e minacciano di far cadere la giunta.
Per la Lega, invece, la sagra organizzata dalla società del Comune San Donà Servizi è una manifestazione di paese: ”La Fiera è legata al nostro territorio e la Padania è il nostro territorio”, sostiene il capogruppo Angelo Bonadio.
Pochi giorni prima del passo indietro scende in campo pure il sindaco e presidente della Provincia di Venezia Francesca Zaccariotto che annuncia: ”Miss Padania si farà. Se vogliono, quelli del Pdl facciano ‘Miss Berlusca’ E’ una battaglia sbagliata e ridicola”. Poi spiega: ”La Fiera del Rosario non è una festa religiosa ma una fiera agricola, un luogo di promozione e divertimento con stand e padiglioni dove espongono tutti, dagli artigiani ai parrucchieri. Ci sono anche il Pd e Rifondazione che hanno uno spazio di fronte all’ingresso. Perchè San Donà Servizi dovrebbe dire no a Miss Padania? Sono pronta al confronto e anche allo scontro con il Pdl, perchè fra alleati si possono avere opinioni divergenti, ma sui problemi veri della gente, ma non a perdere tempo su un concorso di bellezza. L’unica cosa che mi dispiace è che ho più l’età per partecipare a Miss Padania”.
Domenica 22 la retromarcia decisiva: Francesco Osto, responsabile di zona del concorso, ha diffuso una nota per annunciare di non avere piu’ interesse alla manifestazione, trasformatasi in ”un’accesa controversia politica”. ”Un evento – puntualizza Osto – che non ha nulla di diverso da altre selezioni correlate a concorsi di bellezza è stato volutamente strumentalizzato in chiave politica”. Alla fine si arrende a malincuore anche la Zaccariotto: ”Mi dispiace molto che Miss Padania venga cancellata. Credo che il ritiro della disponibilità degli organizzatori a organizzare la manifestazione sia la migliore testimonianza della loro buona fede”. La Vergine ha campo libero.