Nuove Brigate Rosse, assolto Massimo Papini: “Non ha nulla a che fare coi terroristi”

ROMA – Massimo Papini non ha fatto parte delle Brigate Rosse, e non è un terrorista. E’ quanto ha stabilito oggi la I corte d’Appello del tribunale di Roma che ha assolto lo storico e scenografo romano di nascita e fiorentino d’adozione, di 36 anni, arrestato nell’ottobre del 2009. La sentenza è arrivata dopo circa quattro ore di camera di consiglio.

Alla lettura della sentenza di assoluzione, avvenuta con la formula ”per non aver commesso il fatto”, i molti amici e parenti presenti in aula hanno applaudito e gioito. Per Papini i pm Erminio Amelio e Luca Tescaroli avevano chiesto una condanna a sei anni di reclusione. Nei suoi confronti l’accusa era quella di essere stato membro dal 1996 di “un’associazione terroristica-eversiva costituita in banda armata”, denominata prima Nuclei Comunisti Combattenti e poi Brigate Rosse per la costruzione del partito Comunista Combattente.

Per l’accusa il referente di Papini all’interno dell’ organizzazione terroristica sarebbe stata Diana Blefari Melazzi, brigatista giàcondannata in via definitiva per aver partecipato agli omicidi di Marco Biagi e di Massimo D’Antona e suicidatasi nel carcere di Rebibbia il 31 ottobre del 2009, con la quale era stato legato in passato da una rapporto sentimentale.

”Con l’assoluzione di oggi termina l’atroce supplizio di Massimo – hanno affermato gli avvocati difensore Francesco Romeo e Caterina Calia – è stato sottoposto durante 18 mesi di detenzione, gran parte della quale in regime di isolamento”. Per i legali ”l’assoluzione di oggi è un atto dovuto nei confronti di Papini sottoposto ad un processo che non sarebbe mai dovuto celebrare e che, si è celebrato solo ed esclusivamente per l’accanimento ingiustificato di investigatori ed inquirenti di diversi uffici giudiziari”.

I difensori concludono che Papini è stato processato solo perché è rimasto accanto ad una persona, Diana Blefari Melazzi, a cui voleva bene e che ha cercato di far curare viste le terribili condizioni psichiche in cui versava”. Papini venne arrestato il primo ottobre di due anni fa a a Castellabate, in provincia di Salerno, dalla Digos di Roma e Bologna. Secondo quanto spiegarono gli investigatori il nome di Papini era emerso nelle indagini che portarono allo smantellamento delle Br-Pcc di Nadia Desdemona Lioce e di Mario Galesi.

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Emiliano Condò