“Particella di Dio” quasi dimostrata. Sprint finale dei fisici

ROMA, 20 GIU – Corsa finale verso la scoperta della cosiddetta ‘particella di Dio’, il bosone di Higgs per il quale esiste la massa. I calcoli sono in corso e rispetto ai dati presentati dal Cern in dicembre, si è ridotto il margine di errore, al punto da scatenare i blog. L’analisi è in via di completamento negli esperimenti Atlas e Cms, entrambi del Large Hadron Collider (Lhc).

L’intenzione dei responsabili dei due esperimenti, Fabiola Gianotti per Atlas e Joseph Incandela per Cms, e’ presentare i dati nel congresso di fisica delle particelle in programma in Australia, a Melbourne, dal 4 all’11 luglio. Tuttavia tempi e modi dell’annuncio dei dati, a quanto si apprende, sono in corso di discussione.

Quello che i fisici impegnati nei due esperimenti stanno facendo è completare le analisi cominciate in dicembre e relative alle tracce del bosone di Higgs nel campo dei fotoni, sia analizzare i nuovi dati relativi ad altre particelle, come i leptoni. ”Non c’e’ ancora il ‘numero magico”’, ha spiegato il presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), Fernando Ferroni, riferendosi al margine di errore minimo perche’ si possa parlare di una scoperta. ”Non e’ un’operazione semplice, ma escluderei che non stanno vedendo niente”, ha aggiunto.

Se la conferma arriverà, la scoperta del bosone di Higgs, ha osservato Ferroni, ”sarà la più importante di questa fisica straordinaria”.

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Daniela Lauria