Scienza

Perché il cielo e gli oceani sono blu? La spiegazione scientifica (che dice che potrebbe anche essere viola…)

Perché il cielo è blu e gli oceani sono blu? La scienza ha una spiegazione ma i motivi sono completamente diversi.

Visto dallo spazio, il pianeta Terra è spesso descritto come un punto blu pallido, ma si tratta delle aree d’acqua ⁠che appaiono di questo colore. 

I continenti, le nuvole e le calotte glaciali non appaiono affatto di colore blu. Sono gli oceani, non l’atmosfera, a dare al nostro pianeta quella colorazione.

Perché il cielo e l’acqua sono blu?

Con i progressi della scienza moderna, ora è possibile capire perché sia i cieli che gli oceani siano azzurri.

Il colore dell’oceano dipende dal modo in cui questo assorbe la luce. Quando la luce del sole colpisce l’oceano, l’acqua assorbe a differenti profondità i colori delle radiazioni infrarosse, ma anche di quelle ultraviolette: ciò che rimane per ultimo, e che vediamo, sono le radiazioni corrispondenti al blu.

Medium.com spiega che luce del sole, gli effetti di dispersione dell’atmosfera terrestre e la reazione dell’occhio umano, sono i tre fattori che si combinano per dare al cielo il suo aspetto blu.

L’oceano? Non solo blu: anche rosso o verde

L’oceano può assumere anche diverse colorazioni, ad esempio rosso o verde se la luce “rimbalza” su sedimenti o alghe. Ad ogni modo, l’intensità del blu varia in base alla capacità che l’acqua ha di assorbire la luce.

Le minuscole particelle invisibili che compongono la nostra atmosfera – molecole come azoto, ossigeno, acqua, anidride carbonica e atomi di argon – diffondono la luce di tutte le lunghezze d’onda, ma sono più efficienti nel diffondere una luce più blu, a lunghezza d’onda più corta.

Perché il cielo è blu: la diffusione di Rayleigh

La diffusione di Rayleigh colpisce la luce blu in modo più forte rispetto al rosso, ma tra le lunghezze d’onda visibili, la luce viola è quella più diffusa. 

È solo grazie alla sensibilità dei nostri occhi che il cielo appare azzurro e non viola. 

La luce viola si disperde nove volte più frequentemente della luce rossa a lunghezza d’onda lunga all’altra estremità della nostra visione.

Ed è il motivo per cui, durante albe, tramonti ed eclissi lunari, la luce rossa può ancora passare in modo efficiente attraverso l’atmosfera, ma le lunghezze d’onda più blu della luce sono praticamente inesistenti, essendo state disperse.

Alcune pietre opalescenti hanno una proprietà di diffusione di Rayleigh simili all’atmosfera. 

Non solo blu: la luce bianca

Con la luce bianca che illumina la pietra dall’alto a destra, la pietra stessa disperde la luce blu, ma consente alla luce arancione/rossa di passare attraverso la pietra.

Poiché le lunghezze d’onda più blu della luce sono più facili da disperdere, la luce solare diretta in entrata diventerà sempre più rossa con l’aumentare dell’atmosfera che attraversa. 

Il resto del cielo, invece, sarà illuminato dalla luce solare indiretta: luce che colpisce l’atmosfera e poi viene reindirizzata verso i nostri occhi. 

La stragrande maggioranza di quella luce sarà di lunghezza d’onda blu, motivo per cui durante il giorno il cielo è blu.

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Caterina Galloni