“E’ un principio in cui credo molto”, dice il fondatore Giulio Ardoino, informatico di 38 anni di Genova che si avvale della collaborazione del web designer Giuliano Ambrosio, 24 anni di Torino. Entrambi, con le loro esperienze passate (il primo ha lanciato un aggregatore di news italiano Zic Zac, il secondo il blog Julius Design) sono un esempio di come anche in Italia ci sono i fermenti di una piccola Silicon Valley.
Ecco come funziona Best Creativity: “Se un’azienda ha bisogno di rifare la veste grafica, il proprio marchio, o studiare una nuova formula di design che la rappresenti, lancia un contest sul sito, praticamente una gara, spiegando le sue richieste e quanto è disposta a pagare. Nel tempo prestabilito arrivano le proposte dagli iscritti alla gara, l’azienda le esamina, sceglie quella che le sembra migliore e paga il creativo o il team di creativi che l’ha inventata. Sono ammessi non solo i professionisti ma chiunque voglia partecipare, anche studenti o casalinghe. Purché abbiamo un’idea e rispettino le regole del contest”.
Ovviamente si può interloquire con il cliente in modo da rendere il progetto finale il più aderente possibile alle richieste. Le proposte che arrivano dalla Rete sono tutte visibili, seguendo un non trascurabile principio di trasparenza. Chi lancia il contest decreta il vincitore che si aggiudica il premio e consegna anche il progetto nel formato richiesto (solitamente Psd di Photoshop o Illustrator).
Il sito allo stato attuale è in italiano ed è lanciato solo nel nostro paese, ma è stato studiato per essere localizzato in diverse lingue. “Tutta la parte in inglese è già pronta – sottolinea Ardoino – e abbiamo un collaboratore che vive negli Usa. Sarà il prossimo passo”.