Rai, Masi mescola le reti: “Stop al monopolio informativo di Rai Tre”

Mauro Masi

Il direttore generale della Rai vuole mescolare le carte e dichiara guerra a quello che definisce il “monopolio di Rai Tre” su cultura e informazione.

Intervistato dal Giornale, Masi spiega: ”Basta con la tripartizione rigida che risale a trent’anni fa ed è ormai superata”.  La ”ripartizione rigida” a cui fa riferimento è quella ”fra una Rai Uno votata all’intrattenimento delle famiglie, una Rai Due più giovanilistica e una Rai Tre con il monopolio esclusivo dell’informazione e culturale”.

Masi auspica un ”salto di qualità in termini di pluralismo di sostanza” che oggi ”latita in Rai”, anche perché l’approfondimento informativo che fa prevalentemente Rai Tre, lo fa ”secondo i propri standard”.

”Spesso in questa stagione – aggiunge – abbiamo assistito a programmi bilanciati rispetto all’ospite politico ma totalmente sbilanciati su servizi ed esperti”. Inoltre, l’azienda, secondo Masi si deve districare tra una serie di ”vincoli giuridici assolutamente pesantissimi che di fatto stanno portando avanti un concetto anacronistico di inamovibilità che sta pregiudicando in maniera seria le capacità gestionali dell’azienda e che si risolve in un palese vantaggio per la nostra concorrenza”.

Il direttore generale, poi, ha concentrato il suo impegno anche sul recupero delle risorse. ”L’azienda si è dotata di un Piano Industriale vero che porterà la Rai – sottolinea Masi – ad un piccolo avanzo di bilancio già nel 2011, compreso tra i 25 e i 30 milioni di euro” ed infine precisa che in futuro, le trasmissioni Rai dovranno puntare soprattutto sulla qualità, inserendo nei palinsesti piu’ cultura, ”intendendo per cultura – precisa – anche i grandi spettacoli popolari”.

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Emiliano Condò