Statue decapitate, busti imbrattati, spazzatura e cantieri abbandonati dal 2008. Il ritratto del parco romano di Villa Borghese fatto dal Corriere della Sera è desolante.
Prima di tutto la cronaca: l’ultimo atto vandalico risale a due giorni fa. Ne ha fatto le spese il ‘faunetto’ della statua dei Satiri, decapitato e portato via da ignoti. Che si tratti di semplice vandalismo è possibile ma non probabile: la statua è in bronzo e il “lavoro”, fatto in barba alle videocamere che dovrebbero garantire la sicurezza del parco 24 ore su 24 ha richiesto sicuramente almeno qualche ora.
Il faunetto non è l’unico ‘decollato’ illustre di Villa Borghese. Qualche tempo fa era toccato al Mephisto di Goethe, recentemente ritrovato nella tenda di due rumeni vicino Ostia. Furto quindi, resta da capire se su commissione o se in attesa di un potenziale acquirente.
Le statue mutilate non sono però l’unico problema del parco. Un altro nodo irrisolto è quello del cantiere del parcheggio, aperto nel 2005 e poi bloccato. Un tema, questo, sul quale l’opposizione attacca Alemanno: Eugenio Patanè, candidato alla segreteria romana del Pd, chiede al sindaco “come mai a cinque anni dall’apertura del cantiere del parcheggio interrato da 700 posti, progetto bloccato dall’attuale Giunta, il piazzale è ancora occupato da un’ampia recinzione verde che deturpa l’area?”.
[gmap]