Salerno Reggio Calabria, il prefetto risponde all’Anas: “Non serve l’esercito, metteremo un sistema radar”

L’esercito sulla Salerno Reggio Calabria non serve, nonostante i circo 200 attentati ai cantieri degli ultimi anni. E’ l’opinione di Luigi Varratta, prefetto di Reggio Calabria che replicando al presidente dell’Anas Pietro Ciucci spiega:  ”Allo stato non credo ci siano esigenze di ordine pubblico così pressanti da richiedere la presenza dell’Esercito sui cantieri dell’autostrada A3”.

”Il numero dei reati commessi nei cantieri – ha aggiunto il Prefetto – è in decremento negli ultimi due anni, dopo il picco raggiunto nel 2008. Inoltre, il numero dei furti, che rappresenta il 60% dei reati commessi ai danni dei cantieri, in generale, a livello provinciale,è pari allo zero”.

”Ciò non vuol dire – ha sostenuto Varratta – che non si può valutare anche la presenza dell’esercito, come peraltro stiamo facendo, ma comunque abbiamo già disposto l’intensificazione dei controlli delle forze dell’ordine. Con l’Anas abbiamo già raggiunto un’intesa per applicare la videosorveglianza. Stiamo anche studiando l’applicazione di un sistema radar che è in fase di studio ed è già stato sottoposto ad una prima sperimentazione. Una volta ultimata la seconda fase di sperimentazione potremmo applicarlo sul territorio. Si tratta di un sistema che consente di rilevare la presenza di uomini e mezzi in una certa zona del territorio. Il problema potrebbe essere economico, ma credo sia superabile perché dovremmo avere le somme necessarie per avviare questo servizio se sarà ritenuto utile”.

Ieri il Prefetto ha avuto un incontro con una delegazione dell’Anas guidata dal capo compartimento Salvatore Tonti. ”Nei prossimi giorni – ha annunciato Varratta – incontrero’ anche il presidente dell’Anas Ciucci. A breve dovremmo definire l’installazione del sistema di videosorveglianza. Inoltre e’ allo studio, al Ministero dell’Interno, un protocollo di legalita’ per il sesto macrolotto che ricalca quello gia’ realizzato per il quinto”.

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Emiliano Condò