Sanremo. Mamma lo prendeva a cinghiate, lo umiliava, gli faceva mangiare le pagine del diario

Costretto a ingoiare le pagine del diario e a mangiare cipolle per cena. Ma non solo. Preso a cinghiate oppure picchiato a mani nude e lasciato piangere, nel letto, per tutta la notte. I primi 8 anni di vita di un bambino di Sanremo sono stati scanditi da botte e punizioni invece di amore e carezze perpetrate da una madre “matrigna” di 31 anni.

Una storia di degrado e di violenza emersa, a scuola, grazie anche alla sensibilità di alcuni insegnanti. I segnali era inequivocabili: da una parte il livello di trascuratezza del bambino che si presentava in classe senza neppure la penna per scrivere e dall’altra i suoi disegni che ritraevano una cinghia accanto alla figura della madre col bambino. Da qui è partita l’indagine sulla situazione familiare, aprendo così uno scenario fatto di angherie, botte e violenze.

Si è così scoperto che la madre, oggi sotto inchiesta per maltrattamenti e lesioni, faceva mancare al figlio i beni di prima necessità, oltre che l’affetto e non ultima la dignità. Lo privava del materiale scolastico ma capitava spesso che lo mandasse a letto senza cena o che gli facesse mangiare cipolle crude o ancora che lo costringesse, per punizione, a ingoiare le pagine del diario, chiudendolo nella sua stanza. Almeno due le pagine che il piccolo, sotto la minaccia della cinghia, ha dovuto masticare e (a fatica) deglutire.

Una vicenda fatta di prevaricazioni psicologiche, ma anche di violenza fisica e morale, documentate da una lunga lista di referti collezionati al pronto soccorso di Sanremo, dai quali emerge la ferocia con cui la donna sfogava la propria rabbia sul bambino, al quale sono state riscontrate ecchimosi in ogni parte del corpo. In un caso, in particolare, si accenna a un referto con il quale il bambino venne dimesso dall’ospedale con una prognosi di 21 giorni. Attraverso una mappatura dei lividi che presentava ovunque (dalla testa ai piedi), i medici hanno capito che si trattava di maltrattamenti continuati e ripetuti. Sono così partite le indagini della Procura e lunedì, davanti al gup Eduardo Bracco, si aprirà l’udienza preliminare. Al processo sarà presente anche il il procuratore legale Alessandro Gallese di Sanremo, curatore speciale del bimbo, oggi affidato a un istituto per minori della zona.

Il piccolo è già stato ascoltato nelle forme dell’incidente probatorio ed ha raccontato nei dettagli la sua terribile convivenza con una madre. Nel corso di alcune perquisizioni, l’autorità giudiziaria ha sequestrato in casa della madre diverse cinghie, considerate corpo del reato.

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