TARANTO – Sabrina Misseri potrebbe avere premeditato l’omicidio della cugina Sarah Scazzi. Poi mamma Cosima avrebbe aiutato a fare il resto e infine a nascondere il cadavere. Questa è l’ultima ricostruzione dell’omicidio di Avetrana.
Per Cosima e Sabrina Misseri infatti è arrivata un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Taranto Martino Rosati. Sabrina e il padre, Michele Misseri, sono in carcere dall’autunno scorso e adesso andrà in cella anche Cosima.
Con il nuovo provvedimento restrittivo a Sabrina si contesta l’omicidio premeditato, reato più grave rispetto alla precedente contestazione di reato volontario. A Cosima Serrano viene contestato il reato di concorso in omicidio premeditato e quello di concorso nella soppressione di cadavere per la quale è indagato Michele Misseri.
Secondo l’esame dei tabulati telefonici, spiega il Quotidiano di Puglia, la zia di Sarah era in garage quando la ragazzina è stata uccisa e non a letto a dormire come ha sempre sostenuto.
I telefoni della famiglia Misseri (tutti Vodafone) nell’abitazione di via Deledda, avrebbero agganciato una cella Umts. Cella, questa, che non sarebbe stata agganciata quando i telefoni si trovavano nel garage interrato vicino all’abitazione. In questo caso i segnali dei telefonini sarebbero stati ritrasmessi da una cella Gsm che non sarebbe mai stata captata con i telefoni sul piano stradale, nella veranda oppure nell’abitazione dei Misseri. In base a questo ragionamento tecnico, i carabinieri secondo quanto scrive l’Ansa, ritengono di aver accertato che, per 40 secondi, il cellulare di Cosima è stato alle 15.25 nel garage di casa, luogo in cui la donna ha sempre detto di non essere stata quel pomeriggio.
In quel momento, forse, la “Mimina” era nello stesso luogo in cui si trovava il cadavere della nipote della quale ha sempre detto, fino a pochi giorni fa di ”amare e di considerare come una figlia”.