Sarah Scazzi, Sabrina non si dà pace in carcere: “Le volevo bene, papà mi sta incastrando”

Sabrina Misseri

Mio padre mi sta incastrando”: Sabrina Misseri non si dà pace nel carcere di Taranto. La ragazza, accusata dal padre Michele di aver ucciso Sarah Scazzi, ripete continuamente questo ritornello alle guardie che vigilano accanto alla sua cella. E continua a ripetere: “A Sarah io volevo bene”.

Sabrina non ha dormito la notte scorsa e ha chiesto più volte l’intervento degli operatori sanitari dell’infermeria per avere delle gocce di calmanti. La ragazza è molto agitata e continua a piangere. Ha chiesto di poter fumare ed ha continuato a dire che è innocente.

L’8 novembre la ragazza non è voluta uscire per l’ora d’aria: è rimasta in cella, a piangere. Ha comunque fatto colazione, aspettando di potersi incontrare con il suo avvocato dal quale attendeva notizie.

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Alberto Francavilla