Sarah Scazzi, i criminologi: Sabrina si era sostituita alla madre, difendeva il rapporto con il padre da “minacce esterne”

Sabrina e Michele Misseri

Sabrina Misseri, la cugina di Sarah Scazzi che con il padre Michele avrebbe ucciso il 26 agosto scorso la ragazza di Avetrana, si sarebbe “sostituita” alla madre nell’ambiente domestico. Ovvero, aveva assunto il ruolo di moglie  e non di figlia nei confronti di Michele e tendeva a difendere il legame con il padre da quelle che percepiva come “minacce esterne”. Come poteva essere Sarah. Un comportamento che si rileva, solitamente, nelle persone che hanno subito abusi. Questa l’analisi fatta dai criminologi che stanno seguendo il caso Scazzi. Gli stessi criminologi che dicono: “Sabrina va tenuta sotto pressione, sa molto più di quanto racconta”.

Come si legge sul Corriere della Sera, Sabrina è stata ascoltata per oltre 11 ore dai due marescialli e ripresa con una telecamera. I due esperti criminologi hanno poi potuto osservarla a casa e hanno stabilito che la la giovane è un soggetto “adultomorfo”, cioè con reazioni e comportamenti “non tipici della sua età”. I criminologi si sono convinti che la ragazza avesse assunto all’interno della sua famiglia un ruolo diverso da quello di figlia, affiancandosi a suo padre e in qualche modo sostituendosi alla madre. Si è evidenziata una sorta di “supremazia maschile rispetto alla sua figura di figlia”. E in base a questo difendere il legame che aveva con il padre da presenze che potevano essere percepite come “minacce esterne”.

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luiss_vcontursi