Le patologie dell’apparato sessuale sono frequentissime già a 18 anni, tanto che più di metà dei ragazzi (il 57%) ne soffre. Lo affermano i risultati della campagna ‘Amico Andrologo’, condotta lo scorso anno nelle scuole di sei regioni e che verrà riproposta quest’anno su un numero ancora maggiore di studenti dell’ultimo anno delle superiori.
“I ragazzi manifestano un’esigenza di avere maggiori informazioni – ha spiegato Andrea Isidori dell’università ‘La Sapienza’ di Roma, che illustrerà i risultati al congresso della Societa’ Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità (Siams) – che si apre il 4 novembre a Modena – come testimoniano anche le visite al sito legato all’iniziativa.
Dalla prima indagine è emerso che i ragazzi vivono i rapporti sessuali con ansia, tanto che c’è un’inversione di tendenza sull’eta’ della prima volta che è passata a 16,5 anni dai 15,5, e che si fa un sempre maggiore ricorso alle sostanze stupefacenti come ‘aiuto’ in queste circostanze”.
L’iniziativa di quest’anno vuole raggiungere entro la fine dell’anno scolastico i 15.000 questionari distribuiti nelle scuole e le 5.000 visite andrologiche, risultando così il più vasto campionamento sulla salute dei diciottenni dai tempi della visita di leva. Uno degli obiettivi è anche facilitare l’approccio con l’andrologo, che secondo gli esperti dovrebbe diventare periodico come lo è per le donne quello con il ginecologo: “Sarebbe necessaria una visita prima della fine delll’età puberale – afferma Andrea Lenzi, presidente Siams – e poi controlli periodici sia durante l’età fertile che dopo l’andropausa”.