Una legge per introdurre il reato di negazionismo: è la proposta rilanciata oggi in una lettera a Repubblica da Riccardo Pacifici, presidente della Comunità ebraica di Roma, dopo le polemiche suscitate dall’intervento del professor Claudio Moffa, che nella lezione conclusiva del master ‘Enrico Mattei in vicino e medio oriente’ all’università di Teramo ha sostenuto di recente che ‘non c’è alcun documento di Hitler che dica di sterminare tutti gli ebrei’.
A giudizio di Pacifici, va approvata ”una legge che una volta per tutte in Italia renda reato il negazionismo e il ridimensionamento dei numeri della Shoah”. Alla vigilia dell’anniversario della deportazione degli ebrei di Roma, Pacifici lancia l’idea di prendere ”l’impegno, fino al 27 gennaio prossimo (giorno della memoria, ndr), di mettere nero su bianco un testo di legge sul negazionismo, da far discutere e approvare dal nostro Parlamento”.
Di qui l’appello ”in primis ai presidenti di Camera e Senato di fare uno sforzo in tal senso e calendarizzare la discussione”, ma anche ”ai parlamentari di tutti gli schieramenti, una volta per tutte, affinche’ promuovano unitariamente questa legge, che nel 2007 si areno’ nonostante un ddl dell’allora ministro alla Giustizia Clemente Mastella”. Pacifici si rivolge anche ”a tutti gli amministratori locali e ai media affinche’ si esprimano a favore di questa legge, che considero la nostra ultima chance”.