La Chiesa scende in spiaggia: arrivano i “vù pregà”

ROMA – Dopo Facebook e il primo messaggio del Papa su Twitter, la Chiesa si attrezza anche per l’estate. Su varie spiagge italiane spuntano infatti chiese occasionali per stimolare i fedeli a pregare anche in vacanza. Ai tradizionali “vù cumprà” che sulle spiagge tentano di vendere ogni cosa, si sono affiancati i “vù pregà”, ovvero preti e suore che invitano i fedeli in spiaggia sotto il sole a pregare e poter seguire la Messa.

La Messa potrà essere seguita in una chiesa gonfiabile, trenta metri per quindici, nata da un’ idea di don Andrea Brugnoli che ha innalzato l’enorme “altare” sulle sabbie di Bibione, Riccione, Ravenna, Campomarino Lido, Pescara, Marina di Ragusa, Palermo, Cagliari.

La chiesa gonfiabile può ospitare anche seicento fedeli ed è costruita da un’azienda di Reano, in provincia di Torino, che produce mongolfiere. I motori immettono aria compressa.

Molto attive in vista del Ferragosto anche le suore del convento di Mondragone, nel casertano che, su iniziativa del padre passionista padre Antonio Rungi, recitano il rosario sul litorale campano insieme ai fedeli. Due cabine sono state trasformate in sagrestia e una specie di altare è stato allestito sotto due tende.

“La formula convento-spiaggia è gradita a villeggianti e suore – spiega padre Rungi -.Vogliamo continuare in questa positiva esperienza di fede con i residenti e soprattutto con i villeggianti che sono comunque numerosi a Mondragone. A loro non può mancare il sostegno spirituale”.

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Alessandro Avico