Università, studenti in rivolta: a Roma occupato il Colosseo, a Pisa la Torre

Universitari protestano in piazza Montecitorio

L’ “onda” degli studenti universitari travolge tutta l’Italia, da Nord a Sud. Dopo l’irruzione in Senato del 24 novembre, il 25 è stato il giorno delle manifestazioni in tutta Italia: gli studenti protestano contro i tagli previsti dal disegno di legge a firma del ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini. Ecco la diretta della protesta studentesca.

19.57, Lecce. Dopo un corteo che ha attraversato nel pomeriggio il centro di Lecce, decine di studenti e ricercatori precari sono ritornati nell’Universita’ di Lecce per occuparne stasera i locali al termine di un’assemblea. Nell’aula magna e’ stato esposto un manifesto con l’indicazione ‘Ateneo occupato’.

19.49, Torino. Tre studenti sono rimasti contusi oggi a Torino durante i tafferugli tra manifestanti e forze dell’ordine davanti al Palazzo della Regione Piemonte. I giovani si sono fatti medicare all’ospedale Mauriziano; hanno riportato tutti e tre pochi giorni di prognosi. Nessun ferito, invece, tra Polizia, Carabinieri e Guardia di finanza.

18.38, Torino. Un gruppo di un centinaio di studenti universitari, vicini all’area autonomistica, ha istituito, in serata, a Torino, un presidio di fronte al Rettorato dell’ateneo per protestare contro la riforma Gelmini. Il gruppo, che ha organizzato una sorta di concerto di percussioni di fronte al cancello, presidiato dagli agenti della Digos, ha anche bloccato il traffico automobilistico, causando grossi problemi alla circolazione, in particolare dei mezzi pubblici. Prosegue intanto la protesta negli altri edifici universitari torinesi: Palazzo Nuovo restera’ occupato anche per questa notte, cosi’ come un’aula del Politecnico e alcune aule delle Facolta’ di chimica e fisica.

17.53, Roma. Una delegazione di esponenti di ‘Futuro e Liberta’ e’ salita sul tetto della Facolta’ di Architettura di Roma Tre, per solidalizzare con i ricercatori precari che protestano ormai da tre giorni contro il ddl Gelmini. I manifestanti sono alcune decine. Tra i delegati del Fli, i deputati Fabio Granata, Benedetto Della Vedova e Flavia Perina. ”Non criminalizziamo alcuna protesta sociale – ha spiegato Granata – Fare politica significa ascoltare. Comprendiamo le ragioni della protesta e ci stiamo confrontando con i precari sulle prospettive di miglioramento del testo del ddl”.

17.39, Parma. Alcuni studenti hanno occupato il tetto della Facolta’ di matematica a Parma; contestualmente l’Universita’ degli studi di Parma ha deciso di rinviare la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico, fissata per lunedi’ alle 11. Il gruppo di studenti protesta contro il Ddl Gelmini e ha esposto uno striscione con scritto ‘Portiamo in alto l’universita”. Gli studenti hanno deciso di restare sul tetto della facolta’, che si trova nel Campus universitario, anche di notte. Dal canto suo l’ateneo ha spiegato di ritenere ”opportuno, stante le piu’ recenti notizie di cronaca, rinviare l’evento a data da destinarsi”. Una decisione motivata dalla mancanza di serenita’ del momento, non per una presa di posizione in favore o contro qualcuno degli attori in campo nel fronte ‘caldo’ di questi giorni. Una mancanza di serenita’ che non potrebbe minare il regolare svolgimento di quello che per consuetudine e’ un ”momento di incontro” dell’intera colletivita’ universitaria.

17.22, Torino. La protesta degli studenti diventa un film in diretta su un maxischermo di 20 metri per 20 sulla Mole Antonelliana, simbolo della citta’ di Toirno. L’iniziativa, in programma stasera, e’ del movimento 100 Autori Piemonte, sezione del movimento 100 Autori nazionale che, insieme ad altre organizzazioni, ha recentemente occupato il red carpet del Festival del Cinema di Roma e che ha organizzato una protesta anche per domani sera a Torino, per l’apertura del Torino Film Festival. Sul grande schermo della cupola della Mole Antonelliana stasera saranno proiettate, in diretta, le immagini dell’occupazione dell’attigua Universita’ di Torino e, in differita, immagini della dura protesta degli studenti di questi giorni nel capoluogo piemontese. Un gruppo di filmmakers raggiungera’ studenti e ricercatori che da due giorni occupano il tetto di Palazzo Nuovo per installare un grande proiettore che rimandera’ le immagini sulla cupola della Mole Antonelliana. ”Abbiamo pensato di dimostrare la nostra solidarieta’ al movimento – dice Davide Ferrario – portavoce di 100 Autori Piemonte e gia’ regista di ‘Dopo mezzanotte’, l’indimenticato film del 2004 che proprio dentro la Mole era stato girato – con gli strumenti che ci sono propri”. ”Noi – ha aggiunto Ferrario – non facciamo altro che concordare con le idee espresse dal presidente Napolitano due giorni fa: la crisi c’e’ e tutti dobbiamo farcene carico, ma non si puo’ farlo attraverso la mortificazione della risorsa di cui l’Italia e’ piu’ ricca – la cultura”.

16.58, Torino. Hanno lasciato la Mole Antonelliana dopo circa un’ora di occupazione dell’atrio e dei locali del Museo nazionale del cinema gli studenti universitari che stanno protestando contro la riforma Gelmini a Torino. Durante l’occupazione dell’edificio simbolo della citta’ e’ stato inscenato un lungo concerto di tamburi e sono stati appesi striscioni ai balconi dove vengono esposte le collezioni temporanee. Alla fine della manifestazione, un controllo nel bar della Mole Antonelliana ha accertato un ammanco di diverse bottiglie di alcolici. L’occupazione della Mole e’ stata giudicata in maniera negativa dalll’assessore alla Cultura del Comune di Torino, Fiorenzo Alfieri. ”Un discorso e’ occupare il tetto dell’Universita’ – ha detto – e chiedere l’utilizzo della Mole per una proiezione di immagini da parte del regista Davide Ferrario, che avevamo gia’ accordato; un’altra e’ l’occupazione senza nessuno sbocco da parte di gruppi estremisti. Inoltre – ha concluso – il furto degli alcolici dimostra che non si e’ trattato di manifestanti pacifici”.

16.57, Firenze. Occupata, oggi, la mensa universitaria del plesso didattico di viale Morgagni a Firenze. ”Con circa 40 studenti intorno alle 12.30, orario di apertura della mensa, siamo entrati nei locali della struttura e, d’accordo con i lavoratori della mensa stessa abbiamo distribuito gratuitamente i pasti ai ragazzi presenti”, ha spiegato Pietro, rappresentante degli studenti di Sinistra. L’iniziativa spiega ancora il giovane ”si e’ inquadrata nella protesta generale contro la riforma Gelmini ed in particolare contro il taglio dei fondi per il diritto allo studio. Nel corso del blitz sono stati appesi nei locali della mensa striscioni contro il ddl Gelmini. La protesta, analoga a quella recentemente condotta dagli studenti dell’Ateneo di Pisa si e’ conclusa intorno alle 15. Alcune parti del plesso di viale Morgagni sono gia’ occupate dagli studenti dallo scorso martedi’, quando al termine della maratone di lezione notturna organizzata dai collettivi, i giovani hanno deciso di prendere possesso dei locali. Intanto al Polo di scienze sociali a Novoli e’ in corso un’assemblea alla quale partecipano alcune decine di studenti che stanno valutando, hanno spiegato, l’opportunita’ di occupare un edificio del plesso didattico. All’incontro, inizialmente, hanno preso parte anche i presidi di giurisprudenza e di scienze politiche Paolo Cappellini e Franca Alacevich, che poi hanno lasciato l’assemblea degli studenti.

16.14, Firenze. Sono una trentina i giovani fiorentini che verranno denunciati per vari reati, dalla resistenza a pubblici ufficiali a getto pericoloso di cose; da manifestazione non autorizzata a interruzione di pubblico servizio. Si tratta di alcuni di coloro che stamani hanno partecipato alla manifestazione contro la presenza del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Daniela Santacche’ all’Universita’ di Firenze. Sono tutti giovani aderenti ai collettivi studenteschi e ad altre realta’ antagoniste individuati dagli agenti della Digos tra i manifestanti. Durante i tafferugli, avvenuti fuori dal padiglione dove il sottosegretario partecipava ad un incontro sull’immigrazione organizzato dagli ‘Studenti per le Liberta’, secondo la questura gli agenti contusi sarebbero due, colpiti alla testa da oggetti contundenti, mentre sarebbero tre gli studenti rimasti contusi, uno dei quali, 19 anni, successivamente si e’ presentato al pronto soccorso dell’Ospedale di Careggi ove gli e’ stato diagnosticato ‘trauma zigomo dx con ferita lacero contusa ed edema’, con prognosi di tre giorni.

16.12, Ancona. Dopo il rinvio a martedi’ del voto alla Camera sul ddl Gelmini, gli studenti universitari e ricercatori che stamani erano saliti sul tetto della facolta’ di Ingegneria della Politecnica di Ancona hanno concluso l’occupazione. ”Oggi – hanno detto dopo sei ore trascorse al gelo – abbiamo ottenuto una prima vittoria, ma la mobilitazione della lista Gulliver-Udu prosegue. A partire da domani, con l’adesione alla protesta degli operai della Fincantieri di Ancona”. Il presidio, sostenuto anche dalla Flc-Cgil, dai segretari del Pd delle Marche Palmiro Ucchielli e di quello provinciale Emanuele Lodolini, dagli stessi operai Fincantieri, si e’ svolto in contemporanea a quelli di altre citta’ sedi di ateneo.

16.06, Milano. Non e’ ancora noto un bilancio ufficiale dei brevi tafferugli che si sono verificati, in due distinte occasioni, prima nei pressi di Piazza Leonardo da Vinci e poi in viale Abruzzi all’angolo con Viale Gran Sasso durante il corteo studentesco contro il ddl Gelmini. Gli organizzatori del corteo, in una conferenza stampa improvvisata sul tetto della Facolta’ di Fisica del Politecnico hanno parlato di ”carica selvaggia” e di ”brutale aggressione” da parte delle forze dell’ordine. La questura ha invece precisato che in entrambi i casi si e’ trattato di brevi tafferugli per impedire al corteo di recarsi, in un caso a occupare la stazione Fs di Lambrate, e nell’altro di continuare a sciamare per le vie della citta’ e che comunque ”si trattava di percorsi non autorizzati”, diversi da quelli concordati per il corteo. Durante la conferenza stampa sul tetto del Politecnico, gli organizzatori del corteo hanno parlato di 6-7 feriti tra i manifestanti. Il 118 ha trasportato una sola persona, da viale Abruzzi si tratta di uno studente di 18 anni dell’Istituto Manzoni, che e’ stato portato al Fatebenefratelli in codice verde. Il giovane, la cui posizione giuridica e’ in corso di valutazione da parte della questura, avrebbe riportato un ”trauma cranico e una contusione facciale”. Altri due o tre manifestanti, durante i tafferugli sono stati visti doloranti, tra cui un paio di ragazze. Secondo gli studenti sono andati da soli al pronto soccorso per farsi sottoporre ad accertamenti. La questura ha precisato che a parte il diciottenne che si trova al Fatebenefratelli, non ci sono stati fermati.

16.00, Pisa. E’ durata quasi tre ore l’occupazione della Torre pendente a Pisa da parte degli studenti che protestano contro il ddl Gelmini. I circa venti giovani che erano entrati nel monumento, facendo poi calare dal penultimo anello della Torre uno striscione con scritto ‘No alla riforma’, sono usciti intorno alle 15.45. Nel corso della protesta la Torre e’ stata chiusa al pubblico – fatti uscire i turisti presenti -, con tantissimi studenti a presidiare l’ingresso al monumento. In centinaia gli studenti che si trovano ancora in piazza dei Miracoli. Gli addetti dell’Opera Primaziale stanno provvedendo a rimuovere lo striscione messo sulla Torre, tra i fischi dei manifestanti. Ieri, sempre per le proteste contro la riforma Gelmini a Pisa, gli studenti avevano prima occupato i ponti, mandando in tilt il traffico, poi bloccato l’operativita’ dell’aeroporto, entrando anche sulle piste, e infine occupato due binari alla stazione.

15.47, Roma. La protesta contro il ddl Gelmini e’ arrivata anche nei palazzi del ministero dell’Istruzione, in particolare nella sede dell’Eur. ”Durante la seduta del consiglio nazionale degli studenti universitari i rappresentanti degli studenti dell’Unione degli Universitari hanno esposto uno striscione dal tetto: ”Ne’ manager ne’ baroni, i privati fuori dai maroni”, e’ lo slogan contenuto nello striscione. I rappresentanti dell’UdU al Cnsu stanno portando i temi della protesta anche dentro le istituzioni: ”Porteremo avanti in tutte le sedi la protesta sino a quando il Ddl non verra’ ritirato”.

15.47, Ferrara. Corteo funebre, con tanto di ‘simil-bara’ e manifesti a lutto, al Rettorato dell’Universita’ di Ferrara da parte di studenti e ricercatori ”per celebrare la morte dell’universita’ italiana”. Dopo il presidio, studenti e ricercatori hanno occupato il rettorato chiedendo di poter parlare con il prorettore (il rettore era a Roma alla Crui), poi dalle finestre dell’edificio sono stati stesi due striscioni lunghi sette metri con la richiesta delle dimissioni del ministro Gelmini, rivendicando che ”la cultura e’ liberta”’, ma soprattutto ”Gelmini non ci avrai mai come vuoi tu: ignoranti!!!”.

15.12, Roma. Gli studenti hanno lasciato il Colosseo dopo aver improvvisato al suo interno un corteo. Tra gli striscioni esposti, uno che recita ”Nessun profitto sul nostro futuro”. Prima di ritornare all’universita’ con la metropolitana, gli studenti hanno annunciato in coro ”occuperemo il Vaticano”.

14.54, Roma. Gli studenti si sono affacciati dal secondo anello del Colosseo e hanno esposto uno striscione che reca la scritta ‘Nessun taglio, nessun profitto’ e hanno dato vita a un corteo all’interno dell’Anfiteatro Flavio. In molti hanno gridato in coro ”Siamo noi i veri leoni”, e hanno acceso fumogeni rossi, tra lo stupore dei turisti presenti. Le forze dell’ordine presidiano il monumento all’esterno.

14:43, Salerno. Anche l’Università degli Studi di Salerno dice ‘No’ alla riforma Gelmini. Qualche centinaia di studenti universitari sono saliti oggi sul tetto dell’ateneo occupando anche alcuni spazi del Campus con una serie di assemblee per manifestare contro la riforma. I ragazzi hanno preso le distanze dalle azioni violente avvenute a Roma: ”Protestiamo – dicono – contro la riforma. Noi ci battiamo affinché venga ritirata perché taglia risorse per la ricerca e riduce il diritto allo studio con i tagli di borse di studio essenziali per la crescita culturale del Paese”. Il rettore Raimondo Pasquino, dal canto suo, ha sottolineato che ”sono rimasto in sede e non sono andato a Roma dov’era in corso una riunione del Crui, nonostante sia vicepresidente nazionale della Conferenza dei rettori delle Università Italiane. Sono rimasto nel Campus perché questo è un momento delicato per le università. Serve una chiara impostazione di sviluppo e programmazione. I giovani devono sapere quale futuro avranno e devono avere la certezza che con la meritocrazia si possa studiare e andare avanti. Investire nell’Università significa garantire lo sviluppo del Paese. Il vero dramma dell’università – conclude Pasquino – e’ che si parla per slogan, ma questo non serve”.

14:41, Roma. Decine e decine di studenti sono entrati all’interno del Colosseo, scavalcando i tornelli. Si tratta di una frangia del corteo che si e’ distaccata dalla manifestazione contro i tagli alla istruzione. I ragazzi si stanno arrampicando sugli anelli del Colosseo.

14:23, Torino. Hanno bloccato la stazione ferroviaria di Porta Susa, a Torino, gli studenti che erano partiti in corteo da piazza Castello, dopo aver presidiato a lungo la sede della Regione Piemonte. Gli studenti sono entrati nell’edificio della stazione e hanno raggiunto i binari, sui quali sostano dopo aver steso striscioni.

14:16, Milano. Un gruppo di ricercatori universitari che stamani manifestavano in piazza Leonardo da Vinci, durante una pausa del corteo studentesco cominciato alcune ore prima da largo Cairoli, sono saliti su una terrazza del complesso universitario. Secondo le prime informazioni si tratta di 30-40 persone con uno striscione che intenderebbero presidiare la terrazza, posta sul piano più elevato di un edificio del Politecnico

13:59, Palermo. Un gruppo di studenti ha occupato il tetto della facoltà di Scienze Politiche a Palermo, in via Maqueda, durante la votazione del decreto Gelmini. L’iniziativa e’ stata adottata mentre migliaia di studenti medi attraversavano in corteo la città per protestare contro la riforma. ”Non siamo disposti ad accettare una riforma che affossa il sistema dell’istruzione di un Paese già in crisi”, dicono gli studenti che annunciano mobilitazioni anche nei prossimi giorni.

13:53, Venezia. Alcune decine di aderenti al coordinamento universitario di Venezia hanno dato vita a iniziative di protesta contro la riforma Gelmini a Ca’ Foscari e all’Istituto Universitario di Architettura. Gli studenti hanno esposto striscioni per dire no alla riforma e per chiedere la liberazione dei due studenti fermati ieri a Roma, rimessi poi in libertà dopo la convalida.

13:49, Trieste. Un ”abbraccio” di gruppo di studenti, ricercatori e docenti ha circondato oggi l’edificio centrale dell’Università di Trieste, in segno di protesta contro la riforma Gelmini. Circa 150 persone – secondo quanto riferito dagli organizzatori – si sono strette simbolicamente attorno all’Università, per contestare la riforma del Governo. La notizia del rinvio a martedì del voto sul disegno di legge è stata accolta con soddisfazione, e come una dimostrazione dell’importanza della mobilitazione di questi giorni. Nel pomeriggio, a Trieste, gli studenti universitari hanno in programma un sit in davanti alla Prefettura.

13:46, Sassari. L’azione dimostrativa degli studenti e dei ricercatori che si sono calati con una fune dal tetto del rettorato, per protesta contro il disegno di legge sulla riforma universitaria, e’ stata accompagnata da una conferenza stampa e dall’affissione di manifesti in stile annuncio mortuario con la scritta ”Occupata” e due croci nere e la dicitura ”25-11-2010 Università pubblica”. Durante la conferenza stampa e’ stato letto un elenco delle cose che non piacciono della riforma. ”Le piccole universita’ come quella di Sassari – e’ stato detto – saranno fortemente penalizzate da questi tagli, cosi’ si uccide la cultura”. Ai manifestanti e’ arrivata gia’ da ieri sera la solidarieta’ del rettore Attilio Mastino, a Roma per discutere con gli altri rettori proprio i punti della riforma

13:36, Siena. Un gruppo di studenti universitari ha provato questa mattina a salire sulla Torre del Mangia, in piazza del Campo a Siena, per srotolare uno striscione con la scritta ‘Resistere’, come forma di protesta contro la riforma Gelmini. L’intervento di agenti della digos ha bloccato l’azione. I ragazzi, una quindicina circa appartenenti al gruppo Dimensione autonoma studentesca, si erano presentati alle 10 all’apertura della Torre: avevano già cominciato a salire le scale, con lo striscione, lungo 14 metri, nascosto addosso a uno di loro. Ma sono stati appunto fermati e fatti uscire. Gli studenti hanno poi chiesto di parlare al consiglio comunale, che era in corso di svolgimento. L’assemblea e’ stata interrotta e una rappresentanza dei capigruppo ha ricevuto una delegazione composta da cinque studenti, che hanno chiesto la convocazione prima del 9 dicembre di una seduta straordinaria sull’Università.

13:34, Firenze. Sono 5 o 6 gli studenti rimasti contusi questa mattina durante gli scontri all’Università di Firenze dove era in corso un dibattito con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Daniela Santanché. Il numero lo hanno dato gli organizzatori della manifestazione. Solo uno di loro, però, che sarebbe stato colpito al volto, si e’ recato al pronto soccorso dell’ospedale di Careggi. Un contuso lieve anche tra gli agenti durante il lancio di uova fatto dai manifestanti contro il cordone di forze dell’ordine che impediva l’accesso al padiglione dove si svolgeva il dibattito. In questo momento gli studenti, in tutto circa 150, stanno tenendo un’assemblea in uno dei piazzali del Polo universitario

13:28, Napoli. Studenti e ricercatori dell’Università Federico II di Napoli hanno occupato oggi la sede del rettorato dell’ateneo federiciano, in segno di protesta contro la riforma del ministro dell’Università e della Ricerca Mariastella Gelmini. La protesta avrà sabato prossimo il suo momento clou a Napoli con un raduno indetto davanti alla facolta’ di Giurisprudenza della ”Federico II”. ”Appoggiamo studenti e ricercatori – dice il commissario campano dei Verdi Francesco Emilio Borrelli – perché questa riforma elimina la rappresentanza studentesca dagli organi di controllo e aumenta il protere dei baroni”. Per Borrelli ”è incredibile che nessuno ricordi che questa riforma modifica la precedente legge realizzata dall’ allora ministro Moratti in un precedente Governo Berlusconi”. ”Allora – continua Borrelli – ero rappresentante al Consiglio Universitario Nazionale e votai contro contro quella cattiva legge. Oggi posso solo dire che questa riforma peggiora notevolmente la già cattiva legge Moratti”. ”E’ assurdo – sottolinea ancora Borrelli – che la Gelmini preveda, poi, l’ eliminazione dei rappresentanti degli studenti dai Consigli d’ amministrazione. In poche parole leva alla rappresentanza studentesca il controllo degli atti amministrativi delle università”. ”Sabato 27 Novembre – annuncia il consigliere d’ amministrazione della Confederazione degli Studenti alla Federico II Dimitry Paipais, presente all’occupazione del Rettorato – gli studenti universitari Italiani si raduneranno a Napoli nella sede di Giurisprudenza della Federico II, in via Marina 33, per organizzare le iniziative di contrasto alla pessima riforma Gelmini. Dobbiamo essere uniti per combattere contro la disintegrazione del nostro futuro che sta operando il governo Berlusconi”.

13:18, Roma. La cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2010-2011 dell’università ‘La Sapienza’ di Roma, prevista per domani, è stata rinviata a data da destinarsi. Lo rende noto il rettore Luigi Frati. Frati spiega che il Prefetto di Roma ha inviato una nota nella quale si evidenzia ”lo stato di tensione che attraversa il mondo studentesco in tutta Italia, in relazione alle manifestazioni svoltesi, anche nella Capitale, nella giornata di ieri” e si sottolinea che ”altra data meglio garantirebbe la solennità e serenità” dell’evento”.

13:15, Genova. I docenti precari della Rete 29 aprile e gli studenti dell’Ateneo genovese hanno messo in atto un presidio di protesta con volantinaggio, contro la riforma Gelmini, stamani nel cortile del rettorato. ”Il diritto allo studio è appeso a un filo” e ”Riforma Gelmini: la candeggina delle idee” sono alcuni dei cartelli appesi durante l’iniziativa. ”C’è un sistema agonizzante che tenta di portare alla rovina anche l’università – ha detto il rappresentante dei ricercatori presso il consiglio d’amministrazione, Luca Guzzetti -. La Gelmini dice che la riforma e’ contro i baroni, invece li favorisce perche’ ricercatori e associati spariranno”. ”Se passa la riforma – ha aggiunto Guzzetti – ci sara’ solo il rettore che nominera’ gli altri membri del consiglio d’amministrazione. Non sarà più un sistema di massa”.

13:14, Milano. A sorpresa un corteo partito da piazza Leonardo Da Vinci, davanti all’ingresso principale del Politecnico, lo stesso luogo dove era terminato il primo corteo di studenti, ha fatto ingresso dentro un’ala dell’università, sorprendendo le forze dell’ordine, con le quali, pochi minuti prima, c’erano stati alcuni momenti di tensione. Gli studenti, ai quali si sono aggiunti anche universitari del Politecnico, sono entrati nel cortile della facoltà e stanno incitando gli universitari a scendere in piazza e ad unirsi a loro. Gli studenti, due o trecento, hanno fatto irruzione in una ala del Politecnico entrando da via Boiardo, e l’hanno attraversata velocemente e incitando gli universitari a unirsi a loro in corteo. Ora sono usciti dalla parte opposta, in via Ampere, dove si stanno radunando per muoversi nuovamente. Il blitz dentro il Politecnico, avvenuto di fronte a docenti e studenti abbastanza perplessi, è stato improvvisato quando le forze dell’ordine si sono schierate per impedire loro di proseguire in via Boiardo verso la stazione di Lambrate. In quell’occasione ci sono stati momenti di tensione e la polizia, per contenerli, ha dovuto brevemente utilizzare la forza. Nessuno, comunque, sarebbe rimasto contuso.

13:05, Pisa. Una ventina di studenti universitari si sono staccati da un corteo di circa 2.000 persone e di corsa sono entrati all’interno della Torre Pendente in piazza dei Miracoli. All’esterno centinaia di loro hanno formato un cordone umano per impedire l’accesso ai turisti. Gli studenti hanno già raggiunto l’ultimo anello e si stanno affacciando dalla balaustra. Nella piazza centinaia di turisti, molti dei quali stranieri, stanno seguendo la protesta immortalando la manifestazione con macchine fotografiche e telefonini. Dal penultimo anello i giovani hanno poi calato uno striscione con scritto tra l’altro : ‘No alla riforma’. La Torre eèstata nel frattempo chiusa e i turisti che si trovavano all’interno sarebbero stati fatti uscire.

12:56, Sassari. Due ricercatori si sono calati con una fune dal tetto del rettorato dell’Ateneo di Sassari per srotolare uno striscione con la scritta ”L’università appesa a un filo”. Questa la nuova protesta attuata oggi per attirare l’attenzione dei media sui problemi dell’Università e in particolare di quelle sarde. Secondo la denuncia di ricercatori e studenti che occupano il tetto, i tagli previsti dal disegno di legge sull’Università, rischiano di far scomparire gli Atenei più piccoli, come sono appunto quelli di Cagliari e Sassari.

12:53, Palermo. Gli studenti che stanno manifestando da questa mattina a Palermo contro la riforma Gelmini hanno abbandonato i binari all’interno della stazione centrale, consentendo la ripresa del traffico ferroviario, e si stanno muovendo in direzione di Palazzo D’Orleans, sede della Presidenza della Regione. Il corteo in questo momento sta attraversando corso Vittorio Emanuele. Secondo gli organizzatori sarebbero complessivamente diecimila gli studenti che stanno sfilando per le vie del centro cittadino, paralizzando il traffico cittadino con una serie di cortei che hanno attraversato le vie del centro. Nel corso della manifestazione ci sono stati anche momenti di forte tensione e spaccature all’interno del movimento studentesco. Intorno alle 10.30, all’altezza di Palazzo Comitini, sede della Provincia regionale, un gruppo appartenente ai Collettivi, vicini ai centri sociali, ha contestato uno dei cortei promossi dal Coordinamento ”Studenti In Movimento”, che rifiuta qualunque ”strumentalizzazione politica”. Ci sono state urla e spintoni fino a quando e’ intervenuta la polizia che ha diviso le due fazioni.

12:46, Torino. Oggetti, uova, fumogeni e monetine sono state lanciate da un centinaio di studenti vicini all’area autonoma contro la Polizia e la sede della Regione Piemonte, a Torino, in piazza Castello. Gli studenti hanno tentato più volte di entrare nella sede della Regione, ma sono stati sempre respinti dalla Polizia, con la quale sono venuti a contatto. Alcuni oggetti hanno raggiunto le vetrate del palazzo della Regione. Da quanto si è  saputo da fonti della Questura, non vi sono ne’ feriti, ne’ contusi fra le forze dell’ordine.

12:31, Firenze. I circa 200 manifestanti che hanno bloccato per una ventina di minuti viale Guidoni si sono poi mossi in corteo e sono rientrati all’interno del Polo universitario davanti al padiglione D15 dove è ancora in corso il dibattito con il sottosegretario Santanche’, sempre presidiato da carabinieri e polizia. Durante il blocco del viale era stato rovesciato un cassonetto della nettezza e alcune transenne di un cantiere.

12:26, Roma. Il corteo degli universitari partito stamattina dai Fori Imperiali è arrivato a Montecitorio, per congiungersi agli studenti che già presidiavano la piazza, a Roma. I manifestanti, in tutto diverse migliaia, hanno acceso fumogeni e intonato cori contro il governo chiedendone le dimissioni.

12:19, Torino. Circa un migliaio di studenti che stanno manifestando davanti al palazzo sede della Regione Piemonte, nel centro di Torino, sono venuti a contatto con le forze dell’ordine. Ci sono stati momenti di tensione ma, al momento – secondo quanto riferito dalla Questura – non sono segnalati incidenti. Il corteo, partito da Palazzo Nuovo, sede dell’università di Torino, ha raggiunto piazza Castello, dove inizialmente è stato organizzato un sit-in. Poi i manifestanti hanno tentato di forzare il cordone di Polizia, posto intorno al palazzo della Regione, ma sono stati respinti ma – hanno precisato in Questura – senza incidenti.

12:19, Roma. Oltre duemila studenti stanno attraversando in corteo le strade del centro di Roma, sfilando contro i tagli alla istruzione e contro il ddl Gelmini, per raggiungere il sit in già in corso davanti a Montecitorio. Al passaggio del corteo in via delle Botteghe Oscure, due ragazze hanno esposto, da una delle finestre del palazzo in cui risiede l’ambasciatore del Brasile, un piccolo striscione sul quale si legge: ‘Dritti a Grazioli’. Secondo quanto riferito dal portiere dello stabile, le due giovani sarebbero delle restauratrici. In strada, all’ingresso del palazzo, gli studenti hanno applaudito.

12:04, Firenze. Gli studenti dei collettivi di sinistra che presidiavano il padiglione dove sta parlando il sottosegretario Daniela Santanché sono usciti dal Polo universitario e stanno bloccando il traffico in viale Guidoni, adiacente all’ingresso dell’Università. Le forze dell’ordine continuano a presidiare anche il padiglione D15.

11:49, Roma. Il cantante Antonello Venditti, il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola e l’esponente del Sel Gennaro Migliore sono saliti sul tetto della Facoltà di Architettura di Roma 3, per solidarizzare con i ricercatori precari che protestano ormai da due giorni. I manifestanti, oggi, sono alcune decine. Ieri, con loro sul tetto, era salito anche il segretario nazionale del Pd Pierluigi Bersani.

11:38, Firenze. Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Daniela Santanché è stata salutata da un applauso al suo arrivo nell’aula dell’ Università dove parlerà di immigrazione. Le forze dell’ordine hanno fatto entrare il sottosegretario da un ingresso secondario del padiglione D15. All’interno si trovano anche alcuni studenti della delegazione dei collettivi di sinistra che fuori continuano a presidiare l’ingresso controllati dalle forze dell’ordine.

11:36, Roma. E’ blindato il cuore di Roma, dove è in corso la manifestazione degli studenti universitari che si sta radunando per un sit-in davanti a Montecitorio. I giovani sarebbero un migliaio. Dopo le tensioni di ieri nella capitale, dove gli studenti hanno occupato l’atrio del Senato, scontrandosi con le forze dell’ordine, le stradine nei pressi del Parlamento e del Senato, così come Piazza Venezia, sono oggi presidiate da un massiccio dispiegamento di forze dell’ordine. Blindati anche Palazzo Grazioli, e la Prefettura.

11.35, Napoli. In segno di protesta contro la riforma dell’Università del ministro Gelmini, da stamattina gli studenti dell’Orientale di Napoli hanno occupato Palazzo Giusso, sede dell’Ateneo. Sul portone d’ingresso è stato affisso uno striscione: ”Chiuso per lutto”. “Anche Napoli – fanno sapere dal Collettivo Autorganizzato Universitario – si unisce al movimento che si era sviluppato a partire da quest’estate ed e’ tornato a scendere in strada, nelle piazze, a occupare scuole, facoltà, rettorati, tetti, in occasione della prevista la votazione alla Camera del DDL 1905, la cosiddetta riforma Gelmini, del quale si prevede una rapida approvazione”. Secondo quanto si è appreso, alle 15, è in programma un’assemblea studentesca aperta al pubblico.

11:34, Palermo. Gli studenti palermitani che stanno manifestando da questa mattina contro la riforma Gelmini hanno bloccato l’ingresso del porto e la stazione centrale delle Ferrovie. I cancelli del porto sono stati chiusi dalla polizia, che sta presidiando l’ingresso contro il quale e’ stato lanciato anche un fumogeno; un altro gruppo di manifestanti e’ riuscito invece a occupare i binari della stazione centrale, bloccando il traffico ferroviario. Diversi cortei con migliaia di studenti hanno attraversato le strade principali della citta’, paralizzando il traffico, dopo avere abbandonato la sede del Provveditorato agli Studi dove inizialmente si era concentrata la protesta. I manifestanti scandiscono slogan contro il ministro dell’Istruzione e il presidente del Consiglio; tra gli striscioni uno recita: ”I soldi dell’istruzione esplodono in Afghanistan”.

11:33, Roma. Mentre gli studenti manifestano in piazza, il govern0 viene battuto nell’Aula della Camera su un emendamento di Fli alla riforma dell’Università su cui l’esecutivo aveva reso parere contrario. L’emendamento, all’articolo 16 di cui è primo firmatario Fabio Granata, è passato con 261 no, 282 sì e tre astenuti.

11:23, Roma. Intanto sono tornati in libertà Mario Caracciolo e Daniele D’Antuomo, i due studenti universitari arrestati ieri a Roma dopo gli scontri avvenuti nella zona di Palazzo Madama. Questa mattina il giudice monocratico del tribunale capitolino ha convalidato gli arresti, rimettendo in libertà i due. I reati ipotizzati nei loro confronti sono di violenza, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Il processo per i due ragazzi, difesi dagli avvocati Serena Ricci e Simonetta Crisci, e’ stato fissato per il 16 dicembre.

11:23, Firenze. Lancio di uova contro la polizia da parte degli studenti dei collettivi di sinistra che al Polo scientifico dell’ università di Firenze stanno protestando per la presenza del sottosegretario Daniela Santanché che deve parlare di immigrazione. La polizia è schierata a protezione dell’ingresso, dove gli studenti stanno attuando un presidio. Lanciata anche una bottiglia di plastica. Nell’aula dove si terrà la conferenza la preside della facoltà di Scienze Politiche Franca Alacevic ha fatto entrare anche una delegazione degli studenti di sinistra in attesa dell’arrivo del sottosegretario Daniela Santanché.

11:25, Roma. Sono circa un migliaio gli studenti partiti con autobus e metropolitana dall’università romana della Sapienza, per raggiungere Piazza Venezia e, da qui, sfilare probabilmente in corteo fino a Piazza Montecitorio. Davanti alla sede della Camera dei Deputati, si uniranno al presidio già in atto contro i tagli all’Istruzione e il ddl Gelmini.

11:06, Pisa. Un gruppo di ricercatori e dottorandi precari dell’Università di Pisa è salito sul tetto dell’Osservatorio astronomico dell’Ateneo dove ha esposto lo striscione con la scritta ”Ritiratelo. No al ddl, sì alla ricerca”, con riferimento alla riforma Gelmini in discussione in Parlamento. Per alcuni minuti una trentina di persone ha scandito slogan a favore dell’Università pubblica e contro il ddl Gelmini. Successivamente i ricercatori hanno raggiunto la Torre Guelfa della Cittadella e una volta saliti sulla vetta hanno srotolato un lenzuolo verticale con la scritta ”Ritiratelo. No al ddl Gelmini”.

11:06, Torino. Continuano anche per la giornata di oggi le occupazioni delle sedi universitarie di Torino per protesta contro la riforma dell’istruzione del ministro Mariastella Gelmini. Diverse centinaia di studenti e ricercatori continuano a presidiare Palazzo Nuovo, sede delle facoltà umanistiche, mentre un numero più ridotto mantiene il controllo di un’aula al Politecnico, dove sono in corso blocchi dei veicoli in entrata. Alcune decine di studenti del liceo scientifico ‘Bruno’ si sono radunate invece in piazza Arbarello, da dove in mattinata dovrebbe partire un corteo di protesta che dovrebbe percorrere varie strade del centro di Torino.

11:00, Milano. E’ durato una decina di minuti il blitz dei giovani dei Collettivi studenteschi che poco dopo le 10.30 si sono improvvisamente staccati dal corteo in corso nelle vie del centro a Milano e si sono introdotti all’interno del palazzo governativo dell’Agenzia delle Entrate. I giovani sulla balconata sono stati raggiunti dalla polizia, costretti ad abbandonare lo striscione e fatti uscire dal palazzo, e si sono riuniti ai loro compagni tra urla di gioia. Il corteo, che fino a questo momento, però, non registra una grande partecipazione, è ora regolarmente ripreso lasciando via Manin per dirigersi ai Bastioni di Porta Venezia.

10:56, Cagliari. Si è estesa anche a Cagliari la protesta sui tetti di ricercatori e studenti. Ieri sera in una sessantina sono saliti sul tetto del palazzo delle Scienze, in via Ospedale, e vi hanno trascorso la notte, dopo aver steso uno striscione su un cornicione. Stamani il presidio si e’ ridotto ad una decina di persone che, per proteggersi dal freddo reso più acuto dal maestrale, hanno innalzato una piccola tenda. La protesta andrà avanti ad oltranza, hanno detto i manifestanti, fino a quando non sarà scongiurato il pericolo che gli Atenei di Cagliari e Sassari possano addirittura scomparire per effetto dei tagli previsti dal disegno di legge del governo che penalizza soprattutto le Università più piccole.

10:55, Firenze. Una nuova carica di alleggerimento della polizia davanti al padiglione D15 dell’Università di Firenze dove tra poco dovrebbe iniziare il dibattito con il sottosegretario Daniela Santanché ha causato un ferito tra gli studenti che ora stanno urlando ”Vergogna, vergogna” verso la polizia. Il giovane perde sangue dalla fronte ma non sembra in gravi condizioni.

10:48, Milano. Nel corso del corteo partito a Milano per protestare contro la riforma dell’Università gli studenti sono improvvisamente entrati nella sede dell’Agenzia delle Entrate che si trova in via Manin, nel centro di Milano. I manifestanti, una decina, che si sono staccati dal corteo, sono riusciti a salire sul grande balcone soprastante all’ingresso e hanno srotolato uno striscione con la scritta ‘Più soldi alla scuola meno alla guerra’. Il blitz è stato accompagnato da lanci di uova e oggetti verso l’ingresso dell’agenzia che è stato quasi subito chiuso.

10:27, Ancona. Un gruppo di studenti ha occupato il tetto della facoltà di Ingegneria dell’Università Politecnica delle Marche ad Ancona, per protestare contro il disegno di legge ‘Gelmini’ sulla riforma universitaria. Alla mobilitazione, promossa dalla lista Gulliver-Udu, partecipano anche alcuni ricercatori, per il momento un ventina di persone. Dal tetto del Polo di Montedago (alto una quarantina di metri) sono stati srotolati, non senza problemi per il forte vento, due grandi striscioni con scritto ‘No al ddl Gelmini’ e ‘Vendesi’: un riferimento alle modifiche sulla gestione degli atenei apportate dal testo all’esame della Camera. ”Stiamo qui finché il Governo non ci ascolta” ha detto il coordinatore della lista Gulliver Carlo Cotichelli, ”come gli studenti degli altri atenei in mobilitazione, oggi anche a Palermo, Ferrara, Firenze…”. Sul tetto è salito a incontrare i ragazzi anche il preside della facoltà di Ingegneria Giovanni Latini, e messaggi di solidarieta’ cono arrivati dalla Flc-Cgil e dal Pd provinciale.

10:23, Roma. Stanno arrivando in piazza Montecitorio i primi studenti che parteciperanno al sit-in annunciato per oggi davanti al Parlamento, per protestare contro i tagli all’istruzione e il ddl Gelmini. ”Decideremo volta per volta – hanno spiegato i ragazzi – quali saranno le nostre azioni di protesta”. Molti studenti stanno arrivando a piedi, con autobus, tram e metropolitane. Tra i primi a giungere sul posto, un gruppo di universitari di Link. Ieri a Roma si erano registrati scontri e tensioni fra studenti e forze dell’ordine, dopo un blitz nel corso del quale i giovani hanno occupato l’atrio del Senato, dopo un lancio di uova contro l’ingresso. Due manifestanti sono stati arrestati, 27 denunciati e ci sono stati registrati feriti su entrambi i fronti: nove fra le forze dell’ordine e sette contusi fra i manifestanti.

10:12, Bari. Una ventina di studenti occupa questa mattina la facoltà di Ingegneria all’interno del Politecnico di Bari per protestare contro i tagli all’università e la riforma Gelmini. Sul posto sono presenti poliziotti della Digos. Gli studenti, aderenti al sindacato Link, hanno inizialmente sbarrato l’ingresso alla facoltà e alla biblioteca, ma, dopo una vivace discussione, hanno deciso di far entrare quanti chiedevano di accedere alla struttura. A causa dell’occupazione gran parte delle lezioni potrebbe saltare. Stamani, sempre a Bari, davanti all’ateneo, e’ previsto un presidio di docenti, ricercatori e studenti che incontreranno amministratori locali, esponenti politici e del sindacato. Tutti insieme daranno vita ad un abbraccio simbolico con il quale ‘circonderanno’ il palazzo dell’ateneo.

10:08, Firenze. Un centinaio di giovani dei collettivi di sinistra stanno presidiando il padiglione del Polo di Scienze Sociali dove intorno alle 11 dovrebbe parlare il sottosegretario Daniela Santanché a un dibattito su ‘Comunitari (ex)tra comunitari – Padroni a casa nostra…?’ organizzato dagli Studenti per le libertà. ‘Università pubblica’, ‘Vendesi’, è scritto su due degli striscioni esposti dagli studenti che già da giorni avevano annunciato l’intenzione di impedire l’intervento del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. Qualche offesa è stata rivolta nei confronti di alcuni esponenti dei Giovani Padani che hanno montato un gazebo a pochi metri dall’ingresso del padiglione. Polizia e carabinieri controllano con discrezione l’ingresso dell’aula e l’esterno del Polo universitario di Novoli.

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Maria Elena Perrero