ROMA – Stop ai rincari dei taxi a Roma: Il Tar del Lazio ha sospeso gli aumenti delle tariffe nella capitale. Con un provvedimento monocratico, il presidente della II sezione, Luigi Tosti, ha accolto le richieste del Codacons insieme con Associazione utenti dei servizi pubblici, Movimento difesa del cittadino e Unione Nazionale consumatori.
La sospensione delle tariffe ha validità fino al 23 febbraio giorno in cui è fissata l’udienza di discussione del ricorso in sede collegiale. Gli atti impugnati dalle associazioni sono la delibera comunale di adeguamento delle tariffe risalente al luglio scorso, il parere della Commissione di congruità e la circolare con la quale l’assessore comunale alla mobilità Aurigemma ha sollecitava le officine ad adeguare i tassametri.
Nel disporre la sospensione provvisoria degli aumenti tariffari dei taxi a Roma il Tar ha valutato ”nel bilanciamento degli interessi, l’irreparabilità del danno all’utenza”. Dunque tra l’interesse dell’amministrazione e quello dei cittadini è prevalente quello di questi ultimi considerando l’irreparabilita’ del danno all’utenza causato dagli aumenti tariffari. Il Tar invita al parte ricorrente a comunicare anche a mezzo fax il decreto all’amministrazione comunale di Roma la quale sarà obbligata ad eseguirlo.
Nei giorni scorsi anche l’Antitrust aveva bocciato l’impennata delle tariffe. Ecco nel dettaglio, come ha spiegato Susanna Novelli sul Tempo, a quanto sarebbe ammontato il caro-tariffe sui taxi romani: “Il costo di percorrenza dei primi 5 km passerà da 0,92 a 1,42 euro (+ 54%), per poi andare a scendere dagli attuali 1,52 a 0,98 euro (- 35%), tra il trentacinquesimo e il quarantacinquesimo chilometro. Aumenta di cinque euro la tariffa fissa da e per gli aeroporti: 45 euro da e per Fiumicino e 35 euro da e per Ciampino. Viene poi introdotta la tariffa fissa da e per Civitavecchia a 120 euro”.