L’AQUILA – Il Gup del Tribunale dell’Aquila, Giuseppe Romano Gargarella, dopo un’ora di camera di consiglio, ha rinviato a giudizio i sette componenti della commissione Grandi Rischi con l’accusa di omicidio colposo plurimo e lesioni per il terremoto avvenuto all’Aquila il 6 aprile 2009. L’udienza in composizione monocratica è stata fissata per il 20 settembre prossimo.
Gli imputati sono Franco Barberi, presidente vicario della Commissione Grandi Rischi; Bernardo De Bernardinis, gia’ vice capo del settore tecnico del dipartimento di Protezione Civile; Enzo Boschi, presidente dell’Ingv; Giulio Selvaggi, direttore del Centro nazionale terremoti; Gian Michele Calvi, direttore di Eucentre e responsabile del progetto Case; Claudio Eva, ordinario di fisica all’Universita’ di Genova, e Mauro Dolce, direttore dell’ufficio rischio sismico di Protezione civile.
I componenti della Commissione Grandi Rischi hanno dato una valutazione approssimativa allo sciame in atto da mesi ed hanno fornito, in particolare subito dopo la riunione, cinque giorni prima del sisma, informazioni sommarie e comunque devianti perché hanno rassicurato la popolazione che invece, messa al corrente dei rischi, avrebbe potuto attuare delle precauzioni. E’ l’ accusa mossa dal pm Fabio Picuti agli esponenti della struttura per i quali il gup ha disposto il rinvio a giudizio. Se fossero state adottate le contromisure, secondo la Procura si sarebbero potute salvare vite umane: nel terremoto morirono 309 persone, mentre altre 1.600 rimasero ferite. Nel reperire delle prove accusatorie nei confronti dei sette imputati, i pm hanno attinto anche alle risultanze fornite dagli organi di informazione sull’esito della riunione della Commissione Grandi Rischi del 31 marzo 2009.