Terremoto a Roma l’11 maggio 2011: tutte le falsità sulla “fine del mondo”

ROMA – Roma è in fibrillazione. Domani, secondo una leggenda che, partita dal web, è arrivata su tutti i media internazionali, un terremoto devastante dovrebbe distruggere la capitale. In città non si parla d’altro. Ma gli ultimi secoli della storia dell’uomo sono pieni di profezie e previsioni sulla “fine dei tempi”, ovviamente mai avverate. Eccone alcune che girano su Internet.

Anno Mille: da un’errata interpretazione dell’Apocalisse e di alcuni vangeli apocrifi si propaga la paura per l’imminente fine del mondo.

1186: l’astrologo Giovanni di Toledo aveva accertato un allineamento planetario.

1524: secondo gli astronomi Johann Stàfflere Jakob Pflaumen, a causa di un allineamento dei pianeti, doveva essere un anno colmo di disastri, diluvi e catastrofi culminanti nella fine del mondo.

1533: secondo il matematico tedesco Stifelius un enorme incendio avrebbe distrutto la Terra ma, secondo l’anabattista Melchiorre Hoffmann Strasburgo si sarebbe salvata.

1537: fine del mondo secondo l’astrologo Pierre Turrel (che la predisse anche per il 1544, il 1801 e il 1814).

1719: secondo il matematico Jacques Bernoulli, a causa del ritorno di una cometa.

1732: una data fra le tante previste nelle varie interpretazioni degli scritti di Nostradamus.

1977: secondo John Wroe, successore di John Turner alla guida della setta di Joanna Southcott.

1982: anno “boom” del catastrofismo: tra i libri, il best-seller catastrofista dai toni scientifici chiamato “Sopravviveremo al 1982?” di Caterina Kolosimo, e “Il grande squilibrio planetario 1982-83” di Barbault Andrè, con predizioni di disastri in seguito ad un allineamento planetario.

1999: nuova previsione di Nostradamus.

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Alessandro Avico