Uccelli, il 97% ha il pene troppo piccolo per riprodursi

Uccelli, il 97% ha un pene troppo piccolo per riprodursi

ROMA – Il 97% degli uccelli non ha un pene. O meglio lo ha talmente piccolo da non permettergli la penetrazione delle femmine. Tutto per colpa di un gene, il Bmp4. E’ il risultato di uno studio realizzato e coordinato da un gruppo di ricercatori dell’Istituto Medico Howard Hughes e pubblicato su Current Biology.

La ricerca  svela i meccanismi genetici che portano nella fase embrionale alla ‘cancellazione’ del pene. Nonostante tutti gli uccelli si riproducano attraverso una fecondazione interna, solo il 3% di questi ha un pene sufficientemente sviluppato da permettere “l’intromissione”, ossia il rilascio dello sperma all’interno dell’apparato femminile.

Un rompicapo evolutivo su cui si si sono fatte molte ipotesi e la cui soluzione si nasconderebbe in un gene, Bmp4, evolutivamente nuovo e che risulta inattivo nel 3% degli uccelli ‘dotati’. La sua attivazione è infatti in grado di accelerare in fase embrionale la morte delle cellule dell’organo sessuale degli uccelli. ”Bilanciare – ha spiegato Martin Cohn, uno dei responsabili dello studio – il tasso di proliferazione o morte delle cellule e’ essenziale per controllare lo sviluppo e la crescita di un organo.

Una proliferazione scarsa o un tasso di morte troppo elevato può portare a un ‘sottosviluppo’ o anche completa assenza di quel tessuto organo”. La ‘perdita’ del pene negli uccelli non sarebbe quindi dovuto a una disfunzione genetica ma all’attivazione di un nuovo gene, il Bmp4. I motivi della ‘scomparsa’ risultano ancora ignoti ma secondo i ricercatori questo potrebbe aver offerto alle femmine un maggior controllo sulla loro vita riproduttiva. La scoperta potrebbe inoltre aiutare in ambito medico per capire l’origine di alcune malformazioni..

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Emiliano Condò