Questi tentacoli dimostrano di essere estremamente sensibili anche ai più piccoli movimenti. Poi, con la mappatura completa dei nervi, i ricercatori hanno scoperto che quelli dei tentacoli si alimentano in una zona del cervello che elabora i segnali sensoriali e che è posta vicino al punto in cui si risponde con la forza ai segnali visivi. «Questo suggerisce che [i serpenti] uniscono le due informazioni» spiega Catania.
Per verificare la capacità di caccia dei serpenti, il team di ricercatori li ha messi in una vasca con un fondo chiaro. Qui, i serpenti colpiscono il pesce con precisione, il che suggerisce che la cattura della preda avviene grazie alla sola visione.
Altri tentaculatum Erpeton invece, sono stati inseriti con i pesci in una vasca completamente buia insieme ad una telecamera a infrarossi. Qui i serpenti cacciano meno spesso ma riescono comunque a colpire i pesci che «nuotano alcuni centimetri dalla testa» aggiunge Catania.