Gli scienziati hanno confrontato 1.7 milioni di polimorfismi a singolo nucleotide, varianti rare del DNA, di 1.650 persone nate fra gli anni ’30 ei ’50 e hanno scoperto che le coppie avevano porzioni di DNA più simili rispetto agli altri.
“Il meccanismo con cui si sceglie il partner è molto complicato e sfaccettato – afferma Benjamin Domingue dell’Istituto di scienze sociali universitario che ha diretto lo studio – probabilmente il DNA rientra nella lunga lista delle preferenze, insieme al livello culturale, alla religione, all’età, ai caratteri somatici, al redito e ad altri elementi”.
Concludono i ricercatori: “E’ molto difficile stabilire quanto i nostri geni comandino tali decisioni ma noi abbiamo scoperto che gli sposi erano più geneticamente simili rispetto agli altri individui, scelti a caso. Probabilmente tale forza è minore rispetto ai fattori sociali ma partecipa alla scelta in tutta una serie di elementi”.