Dopo il divieto di balneazione nel fiume per chi indossa ul burkini, ecco cento euro di multa a chi dice parolacce. Lo stabilisce una ordinanza emessa dal sindaco di Varallo Sesia, piccolo centro nel Vercellese, che «proibisce su tutto il territorio comunale ai fini della tutela, della tranquillità, della sicurezza e dell’ordine pubblico di proferire bestemmie e ingiurie».
Per il primo cittadino Gianluca Buonanno (che è anche deputato della Lega Nord) «l’uso di pronunciare bestemmie e ingiurie» è diventato «troppo comune» e occorre corre ai ripari. Soprattutto se si considera, come ha sottolineato il sindaco, che il simbolo religioso di Varallo Sesia, il Sacro Monte, è stato riconosciuto Patrimonio dell’umanità dall’Unesco.
Non è la prima volta che il leghista Gianluca Buonanno firma ordinanze singolari. Tra le iniziative più curiose del primo cittadino della ridente località turistica della Valsesia, si segnalano il «manuale di separazione» consegnato ai neo-sposi, i cartelloni «Varallo paese non islamizzato», il «divieto di burkini» nei fiumi e nei torrenti, i vigili di cartone sulle strade per intimidire gli automobilisti.
Questa volta nel mirino c’è la blasfemia. «Purtroppo – dice Buonanno – l’uso di pronunciare bestemmie e ingiurie di contenuto triviale nei confronti della religione cattolica, dei suoi simboli e delle persone da essere rappresentate e venerate è diventato troppo comune e si pone come un fenomeno altamente diseducativo». I cento euro di multa saranno raddoppiati «se la bestemmia o l’ingiuria verranno pronunciate in presenza di minori».