E’ partito grazie al satellite italiano Agile il monitoraggio dei ‘super lampi’ che si verificano sull’equatore e che potrebbero costituire una minaccia per il volo areo. Ne ha parlato il responsabile scientifico della missione Agile, Marco Tavani dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), sezione di Roma, e dell’università di Roma Tor Vergata. Il progetto è una iniziativa dell’Inaf e coinvolge anche l’Enac (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile).
“Una volta completato, lo studio sarà consegnato all’Agenzia Spaziale italiana (Asi) e all’Enac e poi lavoreremo per sensibilizzare anche gli altri enti di volo europei e americani per estendere il progetto” ha spiegato Tavani. L’obiettivo, ha aggiunto, è verificare anche gli effetti di questi fenomeni sugli aerei e “lavorare in sinergia con gli enti preposti al volo per produrre mappe continuamente aggiornate delle tempeste tropicali che causano questi lampi e fare in modo che gli aerei le evitino”.
Scoperti circa 15 anni fa da satelliti americani, questi lampi sono stati per la prima volta osservati in maniera sistematica e studiati grazie ai dati forniti dal satellite interamente italiano Agile, costruito per l’Asi e sotto la supervisione di Tavani da Gavazzi Space, Thales Alenia e Telespazio. Tutto è cominciato dopo l’incidente dell’airbus francese del giugno 2009 “già avevamo osservato casualmente questi fenomeni, fra i dati di Agile, ma da quel momento abbiamo cercato di capire se vi fosse una relazione fra l’incidente e questi super lampi”.
“Abbiamo visto – ha detto Tavani – che sono lampi rapidissimi , 100-1000 volte più intensi dei lampi comuni, che si manifestano durante le tempeste tropicali sull’equatore, soprattutto su Amazzonia, Africa e Indonesia”. La correlazione fra questi lampi e l’incidente è solo un sospetto per tale ragione obiettivo dello studio è verificare gli effetti di questi fenomeni sugli aerei.
“E’ molto importante che un esperimento nato per studiare l’universo – ha osservato Tavani – si sta dimostrando molto efficace per capire un fenomeno energetico che riguarda l’atmosfera terrestre e che può avere applicazioni per migliorare la sicurezza dei voli”.