BERGAMO – C’erano tutti i compagni di scuola di Yara Gambirasio lunedì sera alla parrocchia di Loreto a Bergamo alla Messa celebrata per ricordare la ragazzina di Brembate Sopra. Un migliaio di persone hanno riempito la chiesa fino all’ inverosimile.
Il momento più toccante si è vissuto quando, dopo la lettura del Vangelo, alcuni compagni di Yara hanno letto i loro messaggi: ”Sappiamo che puoi sentirci, sei unica e speciale. Non vogliamo sapere il perché di quello che è successo, speriamo solo che tu stia bene nel cielo”.
E ancora: ”Abbiamo capito che nel mondo il male esiste e ce lo siamo trovati in faccia”. Un compagno di classe si è poi rivolto alla famiglia della tredicenne uccisa a coltellate: ”Sappiate che la memoria di Yara è viva nei nostri cuori. Noi siamo scioccati”.
”Ora sei in un posto migliore, da quando si è spento il tuo sorriso la vita si è fermata”. La liturgia è iniziata con la lettera di un papà; un invito al silenzio carico di dolore e di sgomento: ”Lasciamo ad altri spiegare il perché. Nessuna parola potrà lenire il nostro vuoto. E’ il silenzio che unisce. E se ora il corpo offeso di Yara si mostra ai nostri occhi è solo per dirci che è diventata un angelo”.
Don Marco, amico d’infanzia di Fulvio Gambirasio, papà di Yara, ha invitato nella sua omelia a pensare anche a tutte le Yare che di certo esistono nel mondo: ”Lasciamo che la nostra presenza qui stasera – ha detto – diventi un segno forte di vicinanza a Yara e a coloro che soffrono di più”.
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