Yara Gambirasio non ha reagito ai colpi sulla schiena. Ferita dopo la morte?

BREMBATE SOPRA (BERGAMO) – Le ferite sulla schiena di Yara sono state inferte quando lei era già morta? E’ una delle ipotesi al vaglio degli inquirenti, visto che, stando agli esiti dell’autopsia, la ragazzina avrebbe subito i colpi quando già non era più in grado di reagire.

Infatti, scrive L’Eco di Bergamo, “secondo i primi accertamenti, le presunte lesioni da taglio alla schiena sembrerebbero essere state inferte non durante le fasi concitate di una lotta, bensì a un soggetto non attivo e reattivo”.

Quei tagli, rincara la dose Bergamonews, “sono arrivati quando Yara era già morente, non aveva più le forze di lottare con il suo assassino, oppure era immobilizzata, forse con l’aiuto di un complice (la possibilità che abbiano agito due persone non è mai stata esclusa)”.

Questo dettaglio potrebbe aprire nuovi scenari nel giallo di Brembate Sopra (Bergamo). Spiega Bergamonews che “una ferita dopo la morte, o quando già Yara era tramortita e non reagiva, non è un dettaglio di poco conto. Solitamente chi agisce d’impeto, per una situazione che gli è sfuggita di mano, non si sofferma a infierire, non pratica una ferita, tra l’altro non letale, per lasciare un segno, per dare un segnale, come sembrerebbe di capire secondo alcune interpretazioni (non tutte) date dagli inquirenti”.

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Alberto Francavilla