BREMBATE SOPRA – Non ci sarebbe nessuna traccia, nessuna impronta sulla batteria e sulla sim card del cellulare di Yara Gambirasio, trovata cadavere a tre mesi dalla sua scomparsa avvenuta il 26 novembre scorso.
Secondo alcune indiscrezioni sull’esito dei rilievi del Ris di Parma e della polizia scientifica, riportati da La Stampa, l’assassino avrebbe tolto batteria e scheda dal telefonino e poi li ha rimessi nelle tasche della ragazzina ma senza lasciare segni.
Dall’istituto di medicina legale di Milano si aspetta la relazione sull’autopsia eseguita sul corpo della giovane promessa della ginnastica ritmica. La relazione scritta dall’anatomopatologa Cristina Cattaneo dovrà cercare di stabilire se “pezzi” dell’assassino sono ancora nascosti sotto le unghie di Yara.