
ALASSIO (SAVONA) – Dopo 60 anni di “reginette della sdraio accanto”, Miss Muretto finisce in soffitta. Quest’anno non si farà lo storico concorso di bellezza di Alassio nato su quel muretto voluto nel lontano 1953 dal proprietario del Cafè Roma, Mario Berrino. E’ la decisione presa dalla nuova direzione oggi affidata al nipote del patron Francesco Di Biase.
“Il Muretto è stato associato quasi esclusivamente al concorso di bellezza – si è giustificato Di Biase – abbiamo sentito la necessità di far tornare al centro delle attività promozionali il monumento e la tradizione alassina”.
Era il ferragosto del ’53, quando un rustico muricciolo di fronte al Café Roma, di cui gestore era il pittore Berrino si trasformò nel Muretto con la maiuscola, poi divenuto il simbolo di Alassio. Il pittore-barista decise di abbellirlo con piastrelle colorate sulle quali i personaggi più celebri che passavano di lì potevano lasciare la loro firma. Il primo autografo fu quello di Ernest Hemingway, forse il più assiduo frequentatore del bar. Oggi ben 800 piastrelle decorano il muretto che vanta sigle di tutto rispetto, a partire da Giorgio Gaber fino ad arrivare a Loredana Bertè e Sandra Mondaini.
Il concorso di bellezza nato a latere del monumento, nell’ultimo mezzo secolo ha incoronato bellezze del calibro di Simona Ventura e Maria Teresa Ruta, divenendo il perno degli appuntamenti mondani della riviera. L’ultima Miss, eletta lo scorso anno, è stata Calina Pletosu.
Ma i tempi sono cambiati e gli sponsor privati hanno ritirato le offerte. Per questo il nipote del patron si è voluto prendere una pausa dalla mondanità mentre valuta altre idee per valorizzare il monumento.
