Sculaccioni e sgridate? Non è più di moda. In Italia ce ne eravamo già accorti dalla vivacità dei piccoli italiani lasciata libera dai tanto, forse anche troppo, permissivi genitori.
Ora anche la Francia segue l’esempio. E dopo la crociata contro lo sculaccione parte quella contro “la violenza psicologica e le sofferenze morali” inflitte ai bambini. E per chi trasgredisce, in arrivo sanzioni civili.
Giovanna d’Arco della battaglia, scrive il Corriere della Sera, è la pediatra e parlamentare d’oltralpe Edwige Antier, promotrice di una proposta di legge in cui si proibisce non solo l’uso della forza fisica, ma anche le umiliazioni e gli atteggiamenti troppo severi che possono incutere paura ai bambini, soprattutto da parte dei genitori ma anche di maestre o di qualunque figura dotata di autorità agli occhi dei piccoli.
La pediatra raccomanda come unica punizione di mandare i bambini nella loro camera e , quando comincia l’adolescenza, di spiegare con pazienza il motivo della punizione.
“Il mio progetto è ispirato al delitto di violenza psicologica coniugale, che ha aperto la strada a una più ampia attenzione verso tutte le forme di sopraffazione”, spiega la pediatra.
Già lo scorso 29 giugno il parlamento francese aveva approvato all’unanimità la legge che punisce non solo la violenza fisica ma anche quella psicologica all’interno del matrimonio.
La nuova proposta di legge è stata presentata in occasione dell’anniversario della Dichiarazione dei diritti del bambino, approvata dall’Onu il 20 novembre 1959.
Presto il dibattito in aula su come insegnare l’educazione ai bambini senza ferirli.
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