Sono già 4.500, in media 25 al giorno, i cittadini belgi che hanno firmato, nel proprio Comune, una sorta di «testamento biologico».
Lo ha reso noto il Servizio federale di salute pubblica del Belgio. Dal 1° settembre scorso è infatti entrata in vigore nel Paese una nuova normativa: ora è possibile recarsi al proprio Comune di residenza per firmare una dichiarazione in cui si chiede che, in caso di coma irreversibile, i medici interrompano ogni genere di trattamento, consentendo una «dolce morte». Il documento avrà valore fino ad un massimo di cinque anni.
In Belgio, dove l’eutanasia è legge dal 2002, finora le persone che desideravano farvi ricorso si rivolgevano soprattutto al loro medico o ad un notaio. Ora invece – spiega il servizio sanitario belga – tutto avviene in maniera più facile e trasparente.
LG